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Trallori, stoccata sull’unità ai vertici Pd. Dika replica: «Per unire ascoltiamo il partito»

di Giancarlo Fioretti
Trallori, stoccata sull’unità ai vertici Pd. Dika replica: «Per unire ascoltiamo il partito»

L’esponente dem vicino a Ciuoffo e Niccolai scende in campo con un messaggio ufficiale. Il portavoce di Giani: «Firme e autocandidature non sostituiscono il percorso democratico del partito»

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PISTOIA. Spinto da oltre 700 militanti del Pd che si sono uniti intorno al suo nome sottoscrivendo una petizione per proporlo come candidato alle prossime elezioni regionali, Riccardo Trallori ieri ha in pratica annunciato la discesa in campo. Lo ha fatto via social con un post in cui ha lanciato la parola d’ordine della sua ormai prossima campagna elettorale: unire. «Unire le generazioni e non metterle in competizione, unire le esigenze dei territori, mettere in circolo idee, unire le esperienze con la vitalità delle prime volte». Nel nome quindi di un’unità che abbraccia anime del partito profondamente diverse, Trallori ha così varcato l’ideale Rubicone che ancora lo teneva nel campo di "color che son sospesi", facendo capire a tutti che il dado è tratto. Non solo. Il richiamo alle «centinaia di persone» che hanno fatto «il mio nome», sembra un messaggio a via Forlanini, quartier generale dei dem in Toscana. «Ho rispetto per il mio Partito», scrive volutamente con la P maiuscola. Trallori sa che sarà la Direzione regionale ad «esprimersi», ma aggiunge che per lui la «Politica» con la P maiuscola è «una passione» che si manifesta nel «confronto con militanti, iscritti, amministratori locali». Come a voler dire ai vertici dem: ascoltate la base.

Non si è fatta attendere però la risposta di Bernard Dika, la cui candidatura, lanciata dai Giovani democratici di Pistoia, ha subito raccolto l’entusiastico appoggio dell’onorevole Marco Furfaro, esponente di spicco della segreteria nazionale e braccio destro e operativo di Elly Schlein in Toscana. Raggiunto dal Tirreno, Bernard Dika dice: «Sento tanta fiducia nei miei confronti e questo mi responsabilizza. Firme, autocandidature e dichiarazioni non sostituiscono il percorso democratico del Pd. Le consultazioni devono ancora iniziare e vanno rispettate perché solo così si può unire. Adesso parlino i circoli e i territori. L’unità del centrosinistra viene prima dei percorsi personali». Una stoccata al partito da Trallori, una a Trallori da Dika. Sarà quindi molto interessante sapere quali candidati verranno indicati al segretario provinciale del Pd Marco Mazzanti dai 19 segretari delle unioni comunali del Pd e dai sindaci della Provincia con in tasca la tessera del partito.

Con ogni probabilità, i due nomi che maggiormente risuoneranno nelle orecchie del segretario provinciale saranno proprio quelli di Riccardo Trallori e di Bernard Dika che, salvo sorprese, si apprestano quindi a sfidarsi in un testa a testa. Scorrendo quindi l’ormai corposa lista dei nomi in calce alla proposta di candidatura di Trallori, si nota che molto attivo nel sostenere la sua candidatura è l’ala che fa riferimento al consigliere regionale uscente Marco Niccolai a cui, con ogni probabilità, non sarà data la possibilità di correre per un altro mandato. Alla stessa sorte sembra indirizzata Federica Fratoni. Coloro che si sentono ormai orfani di Niccolai si stanno infatti stringendo intorno a Trallori, capo della segreteria dell’assessore Stefano Ciuoffo e molto vicino all’ex deputato Antonello Giacomelli, attualmente membro dell’Agicom. Trallori cita tre capisaldi della sua candidatura: lavoro, inclusione e sostenibilità. Ma soprattutto torna a puntare sul suo slogan: «Qualunque ruolo avrò nella prossima campagna elettorale, per me sarà importante unire. Unire le generazioni e non metterle in competizione».

Fra i primi firmatari dell’appello in suo appoggio, il consigliere comunale di Pistoia Paolo Tosi che, proprio in questi giorni, si sta spendendo al massimo per far sì che agli elettori pistoiesi sia data la possibilità di votare per Trallori. «Ormai è una marea che cresce di ora in ora - dice soddisfatto - e che non si può più arrestare. In ogni momento della giornata il mio telefono squilla e sono moltissimi militanti che vedono in lui la scelta migliore. Trallori unisce le varie sensibilità della nostra comunità, connette il capoluogo con i territori». Dalla parte di Trallori, si sono schierati anche molti amministratori locali come il sindaco di Pescia Franchi, quello di Uzzano Cordio, il suo collega di Marliana Bruschi, quello di Sambuca Pistoiese Breschi e la sindaca di Pieve a Nievole Diolaiuti. Con Dika, invece, tutti i giovani amministratori under 30 della provincia e molti sindaci della Valdinievole, da Del Rosso di Montecatini a De Caro di Monsummano fino a Tesi di Ponte Buggianese e Niccoli di Massa e Cozzile e, appunto, i vertici del partito schleiniano, con in testa il fedelissimo di Elly Marco Furfaro. Non solo. Un rruolo centrale potrebbe giocarlo anche la Cgil. Si sa che appoggerà la candidatura di Simona Querci e che i dem in via Forlanini immaginano la sua corsa in ticket con il giovane portavoce di Giani.

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