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Pistoia

Verso la Giostra

Grifone, un cavaliere e tre giovani amazzoni per sognare il palio

di Stefano Baccelli
Grifone, un cavaliere e tre giovani amazzoni per sognare il palio

Al rione di Porta al Borgo la vittoria manca dal 2016

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PISTOIA. Nel cuore di Porta al Borgo, l’iconica zona di Pistoia che rappresenta insieme alla vasta area che circonda il rione biancorosso, da alcuni mesi sorge una nuova sede del Grifone. «Abbiamo ottenuto in uso gratuito - rivela il presidente Massimiliano Bucci - uno spazio nel cuore di Porta al Borgo di 90 metri quadri con un piccolo museo, la stanza dei vestiti e sala riunioni. Sarà aperto tutte le sere fino alla Giostra». Uno spazio fisico in città mancava da alcuni anni. In precedenza la sede del grifone era nella palazzina ex vigili del fuoco vicino a piazza san Francesco. «Era di proprietà del Comune», precisa Bucci.

L’appuntamento con Il Tirreno è però fissato al solito maneggio di via Fornace di San Giorgio, in aperta campagna non lontano da Ponte alle Tavole in un’area che fa parte del rione. Tutto intorno regna il silenzio dei campi circostanti. I cavalieri si allenano sulle piste in un clima sereno. L’anno scorso il Grifone si è classificato al secondo posto arrendendosi solo a chi aveva chiusoa punteggio pieno. Vi è però ottimismo per l’esito delle Giostra 2025 ormai imminente. «Presentiamo la stessa squadra di dodici mesi fa, ovvero: tre amazzoni e un fantino. Si tratta di: Valentina Tuci, che debuttò l’anno scorso, Chiara Bartoletti, Ilaria Signorini e Andrea Corsini. Poi abbiamo la "riserva" Manuel Salomone».

La vittoria del rione biancorosso manca dal 2016, ma non c’è troppa pressione sapendo di non essere la "nonna" del palio. «Dal 2016 - riflette Bucci - quando per noi correvano altri cavalieri e cavalli la corsa si è evoluta. Il doppio bersaglio introdotto presuppone una prestazione più elevata sia per la tecnica che per la tattica e ne guadagna lo spettacolo». Tutti i rioni hanno ambizione a vincere allenandosi per tanti mesi e pensando alla giostra per un anno intero. Bucci ha un piccolo cruccio: «Una volta c’era la fila per diventare dei figuranti, oggi ci troviamo spesso costretti ad insistere molto per ottenere un sì».

Cosa proverà quest’anno a fare il Grifone per provare a spuntarla? «Più allenamento e meno sfiga. L’anno scorso ci si spezzò la lancia che ha impedito di colpire al secondo giro. Poi non imbatterci nella perfezione altrui come l’anno scorso», scherza Bucci.Potrebbero scendere in piazza due cavalli debuttanti, qualora si decida in tal senso, ma ci sono buone possibilità. «Per migliorare la performance - dichiara l’allenatore Giacomo Cresci - si può partire da una stessa base variando il tipo di preparazione, la posizione in pista e le traiettorie. Una novità che abbiamo introdotto è l’uso della tecnologia per migliorare la sicurezza e limitare gli errori».I cavalli sono tutti anglo-arabo-sardi: Roccorò, Vento Fresco, Ungaro di Bonorva, Zio Rosas, Ziu Pascale e Sultano da Clodia.

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