Il Tirreno

Pistoia

La cerimonia

Pistoia, migliaia in centro per la prima vestizione notturna di San Jacopo

di Tiziana Gori

	La vestizione di San Jacopo (foto Nucci)
La vestizione di San Jacopo (foto Nucci)

Un rito che unisce fede, folclore e memoria collettiva

2 MINUTI DI LETTURA





PISTOIA. la cerimonia della vestizione di San Jacopo si svolge per la prima volta in notturna, preceduta da una processione che ha attraversatole vie del centro storico, accompagnata da una sfilata in costumi d’epoca.

Il rito, che unisce fede, folclore e memoria collettiva, rievoca antiche tradizioni e leggende legate alla figura del Santo Patrono. Il colore rosso del mantello simboleggia il martirio di San Giacomo, mentre il suo indossare un pesante abito in piena estate richiama una curiosa leggenda popolare pistoiese: secondo la tradizione, San Jacopo era solito rimandare il pagamento dei debiti “a quando sarebbe arrivato il caldo”; giunto luglio, si presentò con un mantello pesante sostenendo che il caldo non fosse ancora arrivato.

Alle 21 è iniziata la processione che ha accompagnato la statua e il mantello rosso fino alla Cattedrale, dove ha avuto luogo la cerimonia della vestizione: da piazza San Francesco il corteo con i figuranti del Comitato cittadino, della Compagnia dell’Orso con musici e sbandieratori, dei rioni Cervo Bianco, Grifone, Leon d’Oro e Drago, ha continuato il suo percorso lungo via Bozzi, via Curtatone e Montanara, via Buozzi, piazza Gavinana, via Cavour, via Roma fino alla Cattedrale in piazza del Duomo. Il vescovo Mons. Fausto Tardelli ha benedetto prima le gualdrappe - drappi che vengono posti sulla groppa del cavallo, sotto la sella - e quindi il mantello del Santo, che posto sulle spalle della statua di San Jacopo dai Vigili del Fuoco di Pistoia.

Primo piano
Politica

Regionali Toscana, Tomasi (Fdi): «Sono io il candidato e l’anti-Giani da almeno un anno»

di Francesco Paletti
Estate