Il caso
Cireglio, crolla parte della facciata della chiesa dei santi Maria e Pancrazio
L’edificio è stato dichiarato inagibile: domenica 29 giugno messa nel parco
CIREGLIO. Una grande porzione della facciata della chiesa di Cireglio è crollata nella notte tra domenica e lunedì. Domenica prossima, 29 giugno, fa sapere don Paul Devreux, la messa si svolgerà all'esterno nel “Parco della Rimembranza”, di fronte all'edificio.
Se il distacco dell'intonaco e delle pietre fosse avvenuto di mattina, mentre il parroco celebrava la messa, probabilmente al danno all'edificio si sarebbe sommata una possibile tragedia, con i fedeli che si erano recati a messa. E invece il destino ha voluto che il distacco sia avvenuto nella notte tra domenica e oggi, intorno alle 2. L'orario è sufficientemente preciso perché c'è stato anche un testimone che, praticamente, ha visto il fatto quasi in diretta.
«Se ne è accorta una persona – spiega don Devreux – che si trovava sulla Statale 66 proprio di fronte alla chiesa. A parte il rumore, ha notato un gran polverone bianco. Prima ha cercato di capire cosa stesse succedendo e poi, visto che passavano in quel momento, ha fermato una pattuglia dei carabinieri». A quel punto sono scattati gli interventi per poter mettere in sicurezza l'area interessata. Sul posto sono intervenuti nella notte sia i vigili del fuoco della stazione di Pistoia che i carabinieri. «Indicare adesso le dimensioni esatte non mi è possibile – aggiunge il parroco di Cireglio – e voglio precisare che non si tratta di danni strutturali ma solo alla facciata. Si tratta di una porzione della facciata molto importante. La chiesa - che è dedicata ai Santi Maria e Pancrazio - fu distrutta durante la Seconda guerra mondiale e ricostruita poi intorno al 1956». Per capire l'entità del danno, indicare una cifra, e per altri dettagli, come ha spiegato lo stesso parroco, è ancora presto.
Certamente si parla di un danno importante e anche come investimento economico non si tratta di pochi euro. «Non posso ancora pronunciarmi – afferma – per indicare questi valori. Il danno è importante, anche economicamente. Sarà una spesa di cui si dovranno far carico la parrocchia e la Curia di Pistoia. Secondo me, in questo caso, non devono intervenire le Belle Arti, visto che si parla di una chiesa che ha meno di 70 anni. Però non ne sono sicuro. Come prima cosa dobbiamo individuare una ditta che sia in grado di mettere l'area in sicurezza». La chiesa è stata in effetti ricostruita dopo la guerra, ma sorge sul luogo di quella che fu forse la più importante struttura ecclesiastica della zona, l'antica pieve di San Pancrazio e San Giovanni Battista di Brandeglio, ricordata già nel secolo XI.
E adesso Cireglio è senza la sua chiesa. E la popolazione ha reagito con stupore ma anche con amarezza. La mancanza di un luogo di culto, per molti fedeli, crea sicuramente un forte disagio. Ma il parroco non si scoraggia e ha pensato già a una soluzione. Per il momento, è chiaro, parlare di tempi non è possibile a sole poche ore di distanza dal fatto. «Essendo inagibile la chiesa – conclude don Devreux – dovrò tenere messa all'aperto nel vicino Parco della Rimembranza».
Carlo Bardini