Il Tirreno

Pistoia

Il caso

Pistoia, prostituzione nel club per scambisti: il locale finito sotto sequestro, i clienti e le accuse al gestore


	Il provvedimento di sequestro
Il provvedimento di sequestro

Arrestato il titolare dell’attività: il 54enne fiorentino reclutava e pagava le escort. Agli avventori chiesto un tesseramento iniziale e quote per ciascun ingresso

2 MINUTI DI LETTURA





PISTOIA. Si presentava come un raffinato club per scambisti, “un’oasi di sensualità e raffinatezza” si legge sul sito. Ma le indagini svolte dal Nucleo operativo e radiomobile dei carabinieri di Pistoia, coordinate della procura, hanno messo in luce quello che sembrerebbe a tutti gli effetti un giro di prostituzione.

È per questo che il titolare del locale “La Perla club privé” a Sant’Agostino in via Borgioli, un fiorentino di 54 anni, è finito in manette, arrestato e portato in carcere con l’accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Nel frattempo, sul club è scattato anche un sequestro preventivo, per evitare che l’attività illecita possa proseguire. Stando alla ricostruzione degli inquirenti (il pubblico ministero titolare dell’inchiesta è Leonardo De Gaudio) , a seguito anche di intercettazioni telefoniche e dell’analisi dei tabulati, il gestore sarebbe stato solito reclutare e retribuire direttamente ragazze disponibili a prostituirsi, fornendo agli avventori prestazioni sessuali di qualsiasi genere.

In base agli elementi acquisiti dai carabinieri durante le indagini, i numerosi frequentatori sarebbero stati tenuti al pagamento di una quota d’ingresso, con la sottoscrizione di un tesseramento obbligatorio nel caso si trattasse della prima volta. Un importante volume d’affari, tale da destare sospetti che poi agli occhi della procura hanno trovato conferma.

L’ambiente, al piano superiore, era organizzato con varie camere a tema, come nel più classico dei club per scambisti. Luci soffuse, divani in pelle, letti e tutto l’occorrente per «soddisfare i sensi e stimolare la mente» si legge sul sito, garantendo «un viaggio di piacere senza eguali». Naturalmente nella più assoluta privacy degli utenti, accuratamente «selezionati». Ma secondo la procura, anziché essere usate da coppie consenzienti, quelle camere sarebbero state adibite alla prostituzione, destinazione delle ragazze coi loro clienti dopo un primo approccio, di solito nella zona del bar e della pista da ballo. La Perla, la cui nuova gestione era partita a gennaio del 2024, era peraltro già stato controllato lo scorso gennaio sempre dai carabinieri di Pistoia. Dai controlli erano scaturite delle sanzioni amministrative, dovute in particolare alla somministrazione di alimenti e bevande.

«La Perla Club offre una serie di eventi esclusivi – scrivono i gestori sul proprio sito – per accendere la vostra immaginazione e creare ricordi indimenticabili». Ora al discretissimo cancello di via Borgioli è attaccata la notifica del sequestro.

L. C.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Primo piano
L’incidente

Pisa, scontro scooter-camion: muore a 61 anni, chi è la vittima

Sani e Belli