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Chiesina Montalese, esemplari di lupo avvistati alle porte del paese: rischi e precauzioni secondo gli espertoi


	Il lupo avvistato in un vivaio tre mesi fa e il lupo avvistato a Chiesina Montalese due giorni fa
Il lupo avvistato in un vivaio tre mesi fa e il lupo avvistato a Chiesina Montalese due giorni fa

Il consigliere Patané: dobbiamo tutelare la specie ma anche attuare procedure che tranquillizzino le persone. L’esperta: stanno cercando cibo, o una zona dove impiantarsi

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PISTOIA. Dai libri delle favole, alla realtà di tutti i giorni. I lupi costituiscono sempre più una presenza costante nella nostra quotidianità e prova ne è l'ennesimo avvistamento, questa volta segnalato a Chiesina Montalese. A rivelarlo è il consigliere comunale di maggioranza Salvatore Giuseppe Patané. «Sono stati avvistati e si è creato un disagio diffuso, soprattutto nelle famiglie che hanno animali domestici di piccola taglia. Non ci si fida più a lasciarli fuori».

La preoccupazione per questi incontri ha indotto il consigliere Patané a rivolgersi alla Regione Toscana. «Per chi vive in zona il consiglio è quello di non lasciare all'esterno delle abitazioni cibo in eccesso per i propri animali domestici o per le colonie feline, visto che i lupi potrebbero esserne attratti».

La presenza dei lupi così vicini all'abitato cittadino non costituisce comunque una novità. «Probabilmente si tratta degli stessi esemplari avvistati alcune settimane fa a Pontenuovo e alle Sei Arcole – spiega il tecnico faunistico Francesca Ciuti – La distanza fra queste zone è piuttosto limitata. Potrebbe trattarsi o di una coppia di lupi, che ha già colonizzato il territorio e lo perlustra in cerca di cibo, oppure di alcuni lupi in dispersione che stanno cercando una zona dove impiantarsi». Per il momento gli avvistamenti sono avvenuti solo di notte, ma questo non vuol dire che il lupo sia un animale esclusivamente notturno. «Possono muoversi in qualsiasi ora del giorno o della notte – prosegue l'esperta – e con il tempo stanno gradualmente prendendo l'abitudine a vivere in aree antropizzate dove peraltro già si registra la presenza di prede a loro consuete come cinghiali o caprioli». Il lupo quindi sarà sempre più una presenza a cui dovremo abituarci ed è proprio per questo che è opportuno saper come comportarsi nel caso di un incontro fortuito.

«In questi casi – spiega il professor Marco Apollonio ordinario di Zoologia all'Università di Sassari – occorre voltarsi lentamente senza guardare l'animale negli occhi. Poi, altrettanto lentamente, occorre allontanarsi senza né correre né mostrare paura. In tal caso l'animale riprenderà il suo giro di perlustrazione». Un comportamento quindi da non tenere è quello di far capire all'animale che siamo colpiti dalla sua presenza. «Nella maggioranza dei casi – conclude Ciuti – il lupo tende ad allontanarsi quando incontra l'uomo ma possono verificarsi casi di lupi più confidenti, che hanno cioè perso il naturale timore verso l'uomo. Quindi è sempre buona cosa non tentare l'avvicinamento per fare filmati o fotografie con il cellulare».

Intanto però cresce la preoccupazione per queste presenze che fino a qualche anno fa erano rare, complice anche la sovraesposizione in rete delle immagini degli avvistamenti. Questo porta Patané a farsi interprete di una richiesta. «Pur apprezzando le note informative ricevute dalla Regione e pur essendo concorde nella salvaguardia di una specie protetta come è il lupo faccio un appello a tutti i soggetti istituzionali affinché si possano coordinare per attivare quelle procedure necessarie sia alla tutela dei lupi avvistati sia per alleviare il disagio di quei cittadini più fragili o poco abituati alla presenza di questi esemplari in aree urbanizzate».

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