Il Tirreno

QUARRATA. Francesco Baroncelli è in finale per la fascia del concorso "Il più bello d'Italia". «Ho partecipato alle selezioni – racconta il giovane – a Roma il 13 giugno e ho vinto il titolo per la sezione dedicata alla moda. Sono così arrivato alla finalissima che si svolgerà il 25 agosto ad Alassio».

Francesco ha 32 anni e come lavoro “ufficiale” fa il vivaista. «Sono proprietario di un'azienda – racconta – insieme a mio padre. Mi occupo di produzione e di vendita di piante ornamentali». Dal vivaio alle passerelle di moda. «Ho voluto mettermi alla prova – continua Francesco – e a quanto pare sono riuscito nel mio scopo. Sono fra i pochi in Toscana ad essere riuscito ad andare in finale e per me si è trattato di una grande soddisfazione personale. Sono nato e vivo a Pistoia. Mi dedico alla palestra e cerco di essere in forma. La mia ambizione mi porta a desiderare di vincere la fascia finale e di arrivare tra i primi dieci. Sarà dura, una gara che mi porterà a sfidarmi con tanti ragazzi».

L'aspirante “bellissimo” è molto ambizioso. «Mi ispiro come modello di bellezza al David di Michelangelo – rivela Baroncelli – perché in risalto ci sono i dettagli che tutti insieme creano un capolavoro». Nel passato di Francesco c'è anche la carriera come calciatore, ma anche la professione di cuoco in ristoranti stellati. «Tutte le avventure che mi hanno visto protagonista mi hanno portato a dare il meglio. Per partecipare a questo concorso sto seguendo anche un particolare regime alimentare. Oltre ad ore ed ore trascorse in palestra per gli allenamenti».

Francesco sarà giudicato insieme agli altri concorrenti da una giuria severa composta tutta da donne. «Per il futuro, continuerò a lavorare all'interno della mia azienda vivaistica, anche se sono a disposizione per esperienze come modello». E i numeri per sfondare come indossatore a Francesco non mancano. «Sono alto 1 metro e 92 centimetri – racconta il mister bellezza – Lo scorso anno ho partecipato anche al programma televisivo della Maria De Filippi "Uomini e donne" nel ruolo del corteggiatore. Ci vuole fortuna per fare carriera, ma è importante anche crearsela. Se riuscirò a vincere la fascia del più bello d'Italia, magari nella sezione moda, sarò soddisfatto. Me lo merito per i sacrifici che sto facendo. Vorrei dedicarla ai miei genitori, che mi supportano e mi sopportano da ben 32 anni».

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