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Pistoia, Sos inquinamento acustico sulle provinciali: 11mila persone vivono nelle fasce a rischio. La classifica delle strade più trafficate

di Lorenzo Carducci

	La tangenziale est
La tangenziale est

Necessari oltre 8 milioni di euro per riportarle entro i limiti: servono barriere fonoassorbenti e asfalto anti-rumore

04 aprile 2024
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PISTOIA. Quanto rumore fanno le nostre strade provinciali? Il traffico fa dannare gli automobilisti, ma ha anche effetti collaterali per chi, abitando nei pressi di arterie di collegamento dalla vasta utenza quotidiana, lo subisce sotto forma di inquinamento. Non solo atmosferico ma anche acustico, dovuto cioè al frastuono provocato dal transito di una grande quantità di veicoli.

Come dimostra la mole di normative europee e nazionali a riguardo, il fenomeno non va sottovalutato: tra gli effetti nocivi dell’eccesso di rumore sono riportati cardiopatia ischemica, fastidio e gravi disturbi del sonno. Per contenere i danni le Province sono chiamate a mappare le criticità acustiche nelle strade più trafficate tra quelle di propria competenza, per poi approvare e aggiornare ciclicamente piani d’azione individuando le misure da mettere in campo.

La classifica

Per la Provincia di Pistoia, che si è affidata allo studio “Vie en.ro.se. Ingegneria Srl”, la fase più recente si è concentrata sulle 10 strade provinciali che superano i 3 milioni di veicoli l’anno.

Nella tabella in alto l’elenco delle viabilità più sollecitate. Davanti a tutte c’è la Camporcioni in Valdinievole, tra Montecatini e Chiesina Uzzanese, seguita dalla Quarrata-Ponte alla Trave, dalla Buggianese e dalla Tangenziale Est di Pistoia (tuttora a carreggiata ristretta per quasi tutta la sua lunghezza), per restare sopra i 5 milioni di auto e moto che vi passano annualmente, cifra sfiorata anche dalla Quarrata-Casalguidi e dalla Montalese. Quest’ultima è anche tra le strade di maggiore incidentalità e pericolosità, i residenti chiedono infatti a gran voce la variante. Quantità di mezzi che si riflette appunto sull’inquinamento acustico.

Zone e persone a rischio

In questo senso le rilevazioni sono state effettuate all’interno di un’area di calcolo di estensione pari a 500 metri per ciascun lato dell’infrastruttura presa a riferimento, posizionando i recettori sulla facciata di edifici residenziali ma anche di categoria sensibile come scuole, ospedali e case di cura.

I limiti massimi consentiti sono ricompresi tra 40 decibel in fascia notturna e 50 in fascia diurna nei tratti vicini a scuole, ospedali o residenze sanitarie, e tra 55 e 70 decibel nei tratti più “isolati”. Secondo i dati raccolti sono circa 11mila le persone, tra abitanti (9.630) e alunni di scuole (1.318) , che risultano geograficamente collocate nelle 22 aree di maggior rischio sonoro in provincia. La Sp15 Buggianese (tra Borgo a Buggiano e Ponte Buggianese) conta il numero più alto di cittadini esposti, oltre 4mila sommando i vari tratti critici, mentre sfiora le 4mila unità la Quarrata-Ponte alla Trave e la Montalese supera le 1.600.

È stato anche calcolato per ogni strada l’indice di criticità acustica, dato da un algoritmo che combina tra loro il numero di residenti o persone presenti nella zona in prossimità della strada, il massimo superamento dei livelli sonori nei periodi diurno e notturno e il coefficiente moltiplicativo in base al numero di edifici residenziali e sensibili della zona.

L’indice più alto lo ha la Sp Quarrata-Ponte alla Trave, con la strada provinciale Buggianese seconda per distacco sulle altre.

Rimedi e interventi

Nelle zone più a rischio si ravvisa la necessità di predisporre misure di mitigazione acustica, come la stesura di asfalti a bassa rumorosità e l’installazione di barriere antirumore.

L’amministrazione provinciale intende occuparsi prima delle strade che necessitano di generale manutenzione del fondo stradale, mentre vengono rimandati ad annualità successive la realizzazione di interventi su strade oggetto di recente manutenzione. Stando solo alle priorità più impellenti, tradotte in 15 interventi, il costo sarebbe di 6,1 milioni di euro, che diventano 8,4 milioni allargando l’orizzonte al lungo termine.

Nel breve e medio periodo la Buggianese necessiterebbe di quasi 2 milioni di euro di investimenti suddivisi in 4 lotti, la Quarrata-Ponte alla Trave di 1,3 milioni, 840mila euro il fabbisogno della Quarrata-Casalguidi e poco oltre il mezzo milione quello di Montalese e Camporcioni, in cima alla lista in ordine cronologico. Con questi rimedi, le persone esposte a livelli acustici fuori limite calerebbero del 25% cioè di 2700 unità. Per farlo bisogna però passare all’atto pratico.

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