Pistoia, ex insegnante raggirato dal finto prete
Affetto da demenza, sarebbe stato indotto a firmare assegni per migliaia di euro
PISTOIA. Uno si sarebbe spacciato per un sacerdote ortodosso, “don Ciccio”, l’altro per un nobile fiorentino. E in tal modo sarebbero entrati nelle grazie dell’anziano ex professore, tra l’altro affetto da qualche tempo da una malattia degenerante che ne aveva compromesso le facoltà intellettive. Così da riuscire a sottrargli nell’arco di circa sei mesi qualche decina di migliaia di euro.
Questo, almeno, secondo le accuse per le quali la procura ha chiesto il rinvio a giudizio dei due uomini, entrambi con precedenti specifici. Ad essere accusati di circonvenzione di incapace, Mauro Masetti, 67 anni, di Bologna, e Leonardo Gatti-Kraus, 42 anni, residente a Capannori. Lo stesso reato viene contestato a un 63enne egiziano residente a Serravalle pistoiese, Eid El Sayed Hassan Aly El Fawy, accusato di aver indotto l’ex noto professore pistoiese a firmargli un assegno di 2mila euro.
Ieri mattina, il via dell’udienza preliminare. Il pubblico ministero titolare dell’inchiesta ha chiesto il rinvio a giudizio anche per due cittadini cinesi, imputati di sostituzione di persona e di violazione della legge sull’emersione del lavoro irregolare in concorso con il 63enne egiziano: quest’ultimo avrebbe fatto ottenere loro la regolarizzazione in Italia presentando all’Inps false denunce circa la loro posizione di collaboratori domestici a casa dell’anziano professore, con tanto di firme contraffatte.
A dare il via alle indagini è stata, nel novembre 2021, la querela presentata dalla figlia della vittima, che ha raccontato come il padre avesse iniziato a frequentare assiduamente il falso prete ortodosso e il sedicente nobile, conoSciuti in chiesa. andavano a trovarlo a casa sempre più spesso e lo accompagnavano alle visite mediche e a fare le commissioni, e anche in banca. I primi sospetti erano nati nella donna per la relativamente giovane età di Gatti-Krauss e la sua amicizia con l’anziano padre. Ed erano stati confermati quando aveva deciso di andare a controllare con quest’ultimo le sue posizioni bancarie. Controllo da cui erano emersi gli assegni emessi dall’ex professore a favore dei due, dell’egiziano e di altre persone per un totale di oltre 19mila euro, nonché prelievi in contanti per circa 7mila euro.
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