Il Tirreno

Pistoia

Il caso

No dei giudici alla sorveglianza speciale per uno storico ultrà della Pistoiese

Tifosi e giornalisti in strada durante l’incontro del 22 dicembre scorso con i dirigenti della Pistoiese in cui Mazzotta aveva alzato la voce
Tifosi e giornalisti in strada durante l’incontro del 22 dicembre scorso con i dirigenti della Pistoiese in cui Mazzotta aveva alzato la voce

La richiesta della polizia dopo un turbolento incontro fra tifosi e dirigenza

10 giugno 2023
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PISTOIA.  Il tutto era avvenuto al margine di una conferenza stampa su stipendi non pagati e futuro della società. A cui avevano assistito in diretta Facebook anche i tifosi della Pistoiese. Una delegazione dei quali – tre in tutto – avevano incontrato poco dopo, nella sede della società, la dirigenza arancione, in particolare l’amministratore unico Alessandro Gammieri. Un faccia a faccia a porte chiuse, nel corso del quale, chi era rimasto fuori dalla porta e in strada aveva sentito anche delle urla. Compresi i poliziotti della Digos.

In base a quell’episodio, avvenuto il 22 dicembre scorso, la questura aveva chiesto (ritenendolo “pericoloso” socialmente) l’applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale nei confronti di Giuseppe Mazzotta, 52 anni, storico e turbolento tifoso della Pistoiese, che sembra sia stato colui che aveva alzato la voce nel corso dell’incontro. Richiesta (tre anni di obbligo di soggiorno nel comune di residenza, con divieto di uscire nelle ore notturne) che però il tribunale di Firenze ha respinto, accogliendo la tesi dell’avvocato difensore Pamela Bonaiuti: pur con un passato caratterizzato da precedenti di condotte violente e di Daspo, la cosiddetta pericolosità generica non è da considerarsi più attuale.

Per ciò che era avvenuto nella sede della Pistoiese il 22 dicembre Gammieri non aveva sporto alcuna querela. Anzi, in una dichiarazione allegata ai documenti presentati dall’avvocato difensore al tribunale di Firenze, ha scritto come Mazzotta, un paio d’ore dopo il fatto, fosse tornato da lui per chiedere scusa per aver alzato la voce durante il confronto, dal quale, tra l’altro, come riportato dalla stampa all’indomani, i tifosi erano usciti manifestando soddisfazione per i chiarimenti ricevuti.

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