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Pistoia, gettano rifiuti nel cassonetto rotto: la rivolta dei commercianti multati

Il vecchio cassonetto non ancora rimosso da Alia in Porta San Marco
Il vecchio cassonetto non ancora rimosso da Alia in Porta San Marco

Il bidone fa parte della vecchia dotazione, ma non è mai stato sostituito da Alia

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PISTOIA. È guerra fra i commerciati di Porta San Marco e Alia. Molti esercenti sono stati infatti multati per aver depositato i loro rifiuti in un cassonetto di vecchio tipo per la raccolta indifferenziata, che si trova più o meno davanti al bar Coffeè house di via Porta San Marco 234.

Questo cassonetto fa parte della vecchia dotazione che sarebbe dovuta essere rimossa con l'arrivo dei cassonetti di ultima generazione, quelli per intenderci che si possono aprire esclusivamente con un'apposita chiavetta elettronica. Per una dimenticanza o chissà per quale altro motivo, il bidone "incriminato" è però ancora regolarmente al suo posto, anche se un cartello (reso poco leggibile dalle intemperie) avverte di non utilizzarlo perché in via di eliminazione.

Questo fa sì che molti cittadini siano stati indotti all'equivoco, come Gianna Azzarello, titolare con la socia Antonella Scalzi del Coffeè house: «Il 15 febbraio due ispettori di Alia mi hanno fermato dopo che avevo gettato un sacchetto della spazzatura nel cassonetto davanti al mio bar. Faccio notare che il cassonetto non è mai stato sigillato e che, pur avendo due aperture, c'è un unico cartello che prescrive di non utilizzarlo. Questo cartello, è stato messo lì alcuni mesi fa e ora si legge anche con grande difficoltà. I due ispettori alla fine mi hanno elevato una multa di 140 euro per aver conferito i miei rifiuti in un cassonetto non più attivo, mentre mi sarei dovuta recare nella nuova postazione di viale Matteotti, distante un centinaio di metri dal mio esercizio». Azzarello per il momento non ha ancora pagato la multa, in attesa di decidere entro i 60 giorni disponibili se procedere con un ricorso oppure no.

Stessa sorte è toccata, alcuni giorni fa, a Donatella Isgrò, titolare del negozio San Marco vini e caffè. Lei però dovrà pagare un obolo di 200 euro ad Alia. Con molta rabbia la commerciante afferma: «La maggiorazione è dovuta al fatto che io ho appoggiato il mio sacchetto a terra perché il cassonetto era pieno fino all'inverosimile. Questa per loro è stata un'aggravante che ha portato la mia sanzione a 200 euro. Il cassonetto, tuttavia, non è mai stato sigillato e tutti i residenti della zona lo stanno utilizzando. Se ne servono oltretutto anche molti automobilisti di passaggio, soprattutto la domenica, tanto è vero che il lunedì il cassonetto risulta strapieno. Io, vedendo che è ancora lì, ho fatto quello che stanno facendo tutti, cioè l'ho utilizzato».

La rabbia dei commercianti e dei residenti della zona è talmente grande che sono in molti coloro che sostengono che in realtà Alia rimandi la rimozione del cassonetto solo per poter far cassa con le numerosissime multe che vengono continuamente elevate. Un' esperienza simile è capitata a Zinfira Badrunova, titolare del salone di parrucchiera Studio Zeta di viale Arcadia che, non appena conferito il suo sacchetto nel famigerato cassonetto, si è sentita fermare dagli zelanti ispettori: «Io abito sopra il mio negozio e i rifiuti che avevo messo nel mio sacchetto erano domestici, non relativi alla mia attività. Sabato scorso sono stata sanzionata con 140 euro perché ho gettato nel cassonetto che loro ritengono dismesso un sacchetto con alcuni fogli di carta appallottolati e una buccia di mela. Rifiuti che avrei dovuto buttare nella postazione di viale Matteotti. Ora, uno sbaglio può capitare a tutti e 140 euro mi sembra una punizione davvero eccessiva».
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