Da via Dalmazia richiesta di aiuto. «Sosta selvaggia e troppa velocità»
Un medico protesta: «Non riesco a entrare in casa per le auto sul marciapiede»
PISTOIA. Velocità elevata, sosta selvaggia e proteste dei residenti per i locali della zona. Questi sono i problemi denunciati da alcune famiglie di via Dalmazia, un tempo tranquilla arteria che conduceva fuori città e oggi diventata, a parere di molti, un luogo poco vivibile.
A descrivere la via dove abita da sempre come una novella pista di automobilismo è Nicholas Di Minno, giovane residente che abita nei pressi della chiesa nuova: «Nel tratto di strada dove abito, i veicoli sfrecciano a tutta velocità giorno e notte. Forse, il posizionamento degli attraversamenti pedonali rialzati farebbe diminuire la corsa dei veicoli anche se, a parer mio, se ci fossero più controlli da parte delle forze dell’ordine la situazione sarebbe migliore».
A lamentarsi perché invece è costretto spesso a vivere come se fosse assediato a casa propria è Gianluca Gargini, dentista pistoiese che abita al numero 55 proprio di via Dalmazia.
La sua abitazione è in pratica spesso chiusa dalle autovetture parcheggiate in strada, lungo il marciapiede.
Questi mezzi, spesso e volentieri, vengono posizionati sul piccolo marciapiede proprio al portone che si affaccia sulla strada, impedendo di fatto sia l’entrata che l’uscita non solo al dottor Gargini e alla sua famiglia ma anche agli altri residenti dell’immobile. Il motivo di questa situazione viene indicato dal dottor Gargini nella presenza di alcuni pubblici esercizi che restano aperti 24 ore su 24.
Senza troppi giri di parole, il professionista pistoiese afferma: «Questo stato di cose è insostenibile e viene provocato in particolare da un paio di attività che rimangono aperte anche durante la notte». In sostanza il problema viene dai molti avventori di questi locali che, per potervi accedere, lasciano la loro autovettura parcheggiata sullo stretto marciapiede di via Dalmazia e, in molti casi, proprio davanti all’ingresso della sua casa.
«Tantissime volte, per rientrare a casa, siamo costretti a recarci in questi locali per chiedere, al proprietario dell’automobile, di poterla spostare – va avanti il dottore – E questo, solo per entrare a casa nostra. Moltissime volte ho richiesto l’intervento della polizia municipale che, tuttavia, ancora non è stata risolutiva per far rispettare l’ordine e, soprattutto, la civiltà».
Oltre ai problemi in ingresso e anche in uscita, come ha assicurato il dottor Gargini, altro problema che rende difficile la vita in questa zona di Pistoia è il continuo rumore proveniente da questi locali pubblici e dalle autoradio delle vetture che sono parcheggiate in strada.
Con sgomento, il dentista così descrive le serate e le nottate che è costretto ad affrontare con sua moglie e il loro bambino di pochi mesi: «Questi locali hanno un tipo di clientela notturna che, tuttavia, se ne fregano se, nelle case vicine, ci sono famiglie che all’indomani devono alzarsi presto per andare a lavorare».
E il medico conclude: «Se non verranno presi provvedimenti sarà impossibile continuare ad abitare in questa zona».
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