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Scuola: a Pistoia tante cattedre fantasma nessuna certezza per i precari

Giancarlo Fioretti
Scuola: a Pistoia tante cattedre fantasma nessuna certezza per i precari

L’Ufficio provinciale non ha ancora comunicato le sedi disponibili per le supplenze. I sindacati sono presi d’assalto dai docenti che chiedono chiarimenti per il futuro

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PISTOIA. L’ufficio scolastico provinciale non ha ancora fornito la mappa precisa dei posti disponibili per i docenti precari. Mancano infatti i dati sulle cattedre ancora vuote e non sottoposte ad assegnazione di ruolo definitivo.

«Essendo ormai state pubblicate le graduatorie provinciali delle supplenze – afferma la segretaria della Flc Cgil Lucia Bagnoli – è un fatto estremamente grave che ancora non si possa avere una fotografia precisa della situazione dei posti assegnabili».

La lentezza procedurale del meccanismo-supplenze, continua dunque a essere una costante in tutte le estati italiane e la provincia di Pistoia non fa minimamente eccezione.

«Il 16 agosto si avvicina – prosegue Lucia Bagnoli – e per quella data i docenti dovranno indicare, nella piattaforma “Istanze”, le preferenze per le sedi di assegnazione. Ora, mancando un quadro definitivo della situazione, c’è il rischio che molti docenti non riescano a formalizzare la loro domanda avendo a disposizione tutte le informazioni necessarie».

Le cattedre assegnabili ma non disponibili per l’assegnazione a ruolo (quindi idonee per essere attribuite ai docenti precari) sono quelle in cui la titolarità spetta a docenti in congedo parentale o sindacale, in maternità o con un’altra forma di aspettativa: «Si tratta di un numero consistente, che sarebbe opportuno segnalare ai docenti prima che questi si apprestino a prendere una qualsiasi decisione».

Intanto, le organizzazioni sindacali di categoria, seppur in un periodo di ferie come questo, continuano a offrire la loro consulenza ai docenti in cerca di certezze. « Nei prossimi giorni – conclude Lucia Bagnoli – faremo una serie di conferenze on line per i nostri associati, in cui cercheremo di chiarire tutti i dubbi che stanno emergendo».

Come ogni anno quindi, l’assegnazione dei posti ai docenti precari continua a dimostrarsi l’anello debole del meccanismo-scuola. «L’ufficio scolastico regionale – fa notare Catia Fagioli, segretaria della Cisl scuola – ha fino ad ora comunicato solo la disponibilità delle cattedre da destinare al ruolo, indicando la loro suddivisione in infanzia, primaria, secondaria di primo o secondo grado. Per ciò che concerne invece l’assegnazione dei posti di supplenza, ancora si sta procedendo con la consueta lentezza».

Da quest’anno poi, un rifiuto a una proposta di incarico comporterà per il docente precario la mancanza di altre convocazioni per tutta la durata dell’anno scolastico.

«Questa nuova normativa – chiosa Catia Fagioli – va ad inserirsi in un contesto molto complicato. Ne è prova il gran numero di persone che ogni giorno riceviamo nella sede della Cisl scuola. Sono docenti in cerca di informazioni su come orientarsi in questo frangente così difficile».

Intanto, con la data del 16 agosto che si avvicina sempre di più, si fa ancora più intenso il lavoro delle segreterie degli istituti scolastici chiamati a verificare l’esattezza dei dati forniti dai docenti precari per ottenere il loro punteggio in graduatoria. Quest’anno, a differenza di due anni fa, quando furono introdotte le gps, le segreterie cui l’ufficio provinciale della scuola ha assegnato il compito di verificare la congruenza dei titoli sono chiamate a un super lavoro. Moltissimi docenti, in questi due anni, hanno conseguito master abilitativi e hanno frequentato corsi abilitativi che danno diritto a un punteggio supplementare. Vi sono poi coloro che, in questo lasso di tempo, hanno svolto incarichi di supplenza nella scuola pubblica o hanno svolto periodi di docenza nella scuola paritaria. Anche queste casistiche generano un punteggio che le segreterie degli istituti incaricati devono però vidimare con la loro opera di controllo.

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