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Al Pacini nel primo mese di attività 32 gli interventi chirurgici minori

L’ex ospedale Pacini di San Marcello: primo bilancio dell’attività chirurgica
L’ex ospedale Pacini di San Marcello: primo bilancio dell’attività chirurgica

Positivo bilancio per la nuova sala, che riprenderà a funzionare dopo l’estate

06 luglio 2022
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SAN MARCELLO. Otto sedute chirurgiche pomeridiane in un mese per un totale di 32 interventi complessivi. Questo il bilancio del primo mese di sperimentazione dell’attività chirurgica all’ex ospedale Pacini di San Marcello (formalmente la struttura è un Piot, cioè un Presidio integrato ospedale territorio)

La nuova sala chirurgica è stata aperta (dopo un intervento di adeguamento e riqualificazione) per dare una risposta a tutti gli interventi che riguardano condizioni patologiche minori, come ad esempio cisti sebacee, lipomi e unghie incarnite. Per questi interventi, nonostante si tratti di patologie semplici, i residenti della montagna pistoiese prima dovevano recarsi in altri ospedali (principalmente al San Jacopo a Pistoia) mentre ora possono rivolgersi al Pacini.

La nuova attività ha anche consentito di inserire il Piot nell’offerta dei servizi sanitari aziendali, contribuendo all’obiettivo strategico del contenimento delle liste d’attesa anche per questi disturbi lievi.

Gli interventi sono effettuati dai medici di chirurgia generale di Pistoia, diretta dal dottor Sandro Giannessi, con il prezioso supporto del personale infermieristico, coordinato per la direzione infermieristica dalla dottoressa Erica Gualtieri.

Il progetto ha permesso di ottimizzare l'utilizzo della rinnovata sala chirurgica del Piot, già utilizzata anche per le procedure di endoscopia digestiva (colonscopie e gastroscopie).

«L'attività operatoria – precisa una nota dell’Asl – riprenderà a pieno regime, e in maniera stabile, dopo il periodo estivo, sempre sotto la supervisione del dottor Marco Vannozzi e della coordinatrice infermieristica dottoressa Cinzia Ferrari».

«Il primo monitoraggio sull’attività di questo progetto – ha commentato la dottoressa Lucilla Di Renzo, direttrice sanitaria del presidio e della rete ospedaliera della Asl Toscana centro – ne ha evidenziato l’utilità, in particolare per coloro che risiedono in montagna e possono così svolgere tutti gli interventi di chirurgia cosiddetta minore senza più il disagio di spostarsi ed inoltre il presidio rappresenta per le patologie chirurgiche minori anche un punto di riferimento per i cittadini di tutto il territorio» . l

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