Il Tirreno

PISA. Passata la delusione e la rabbia per la sconfitta di Lecce è il momento dell'unità e della voglia di restare aggrappati alla serie A conquistata dopo 34 anni di assenza. Lo scontro diretto di domenica prossima alle 12,30 a Cagliari non è ancora uno spareggio, a 23 partite alla fine del campionato, ma assume i contorni di una gara da non sbagliare. I risultati del week-end dicono che il Pisa è a -4 dalla quota salvezza, dove c'è anche il Cagliari, e deve fare tesoro della brutta serata di Lecce.

La squadra dovrà essere completata e rinforzata a gennaio. E su questo versante paiono essere iniziate le prime manovre. La Gazzetta dello Sport mette sul piatto l’occhio di riguardo di mister Alberto Gilardino per il 20enne argentino Valentin Carboni: l’attaccante, di proprietà Inter, è in prestito a Genoa ma sta faticando a trovare spazio, specie dopo l’arrivo di De Rossi. E così potrebbe aprirsi uno spiraglio per squadre – come il Pisa – in cerca di qualità in attacco.

Va anche detto che i nerazzurri dovranno dimostrare di non essere quelli che si sono fatti schiacciare dal primo all'ultimo minuto al Via del Mare. Una squadra che con le unghie e con i denti aveva conquistato sei risultati di fila, che in trasferta era sempre andata in gol, a parte nella sconfitta per 4-0 di Bologna, e aveva messo alle corde anche Napoli e Milan. Le squadre che all'inizio di questa giornata erano in testa al campionato. E addirittura sono usciti dal Meazza con più rimpianti che gioia per aver strappato un punto alla squadra di Allegri. A Milano come a Reggio Emilia contro il Sassuolo il Pisa si è fatta raggiungere nei minuti di recupero. Ed è proprio dal gol del 2-2 di Thorstvedt al Mapei Stadium che la squadra si è fermata. Da lì in poi tre partite e zero punti. Con zero gol fatti e 4 subiti. E se con l'Inter l'impressione è stata nettamente positiva, solo la doppietta di Lautaro Martinez ha piegato un Pisa ben messo in campo e anche propositivo, con Parma e soprattutto a Lecce il passo indietro è stato netto.

In particolare in Puglia la squadra non si è proprio calata nello spirito di uno scontro salvezza. la fame, la cattiveria e il ritmo del Lecce hanno fatto la differenza. Il Pisa sotto il profilo della grinta e della compattezza aveva quasi sempre risposto presente. A Lecce no, facendosi schiacciare troppo da una squadra che lotta per il suo stesso obiettivo: la salvezza. Gilardino da domani, quando la squadra si ritroverà a San Piero a Grado, dovrà ragionare soprattutto sulla testa dei giocatori per capire cosa non è andato. Serve la convinzione che questa non è una montagna impossibile da scalare.

Nel 2021-2022, alla quindicesima giornata, la Salernitana si trovava all'ultimo posto con 8 punti ed è riuscita nell'impresa di salvarsi. L'Hellas Verona nel 2022-2023, stessa giornata, era ultimo con 5 punti e riuscì a Salvarsi dopo lo spareggio con lo Spezia. E la zona salvezza, occupata proprio dai liguri, era lontana 8 punti per gli scaligeri. Il Pisa non è ultimo e le rivali sono a 4 punti. Bisogna crederci, è obbligo. Ma bisogna anche osare. Gilardino in questa settimana dovrà lavorare sodo per presentare una squadra non solo attenta in difesa ma anche propositiva. Magari rilanciando Tramoni dal primo minuto dopo le ultime tre gare iniziate dalla panchina. Il numero dieci è uno dei giocatori che fin qui ha inciso poco, ma l'assist per Touré nell'unica vittoria contro la Cremonese è stata opera sua. Cuadrado non dovrebbe recuperare, Nzola, comunque squalificato per altre due giornate, e Akinsanmiro sono in Coppa d'Africa, e Stengs è in infermeria da settembre. Gilardino fa bene a sottolineare che la squadra ha saputo dare il massimo anche con tante assenze. Adesso è il momento di ritrovare quello spirito e credere di andare a Cagliari per vincere una partita in trasferta che in A manca dal 23 marzo 1991. Sarebbe il modo migliore per chiudere le trasferte di un 2025 comunque indimenticabile.