Pisa, Gilardino e quell’uno per cento che manca per la svolta del Pisa: le parole del mister e le ultime dal campo
L’allenatore nerazzurro chiede voglia di sacrificio e concretezza: «I rigori? Non dobbiamo crearci alcun tipo di alibi...»
PISA. Domenica 5 ottobre il Pisa va a caccia di una vittoria che a Bologna manca dal 10 maggio del 1992, 1-0 con gol di Scarafoni in serie B, ma soprattutto vuole conquistare i primi tre punti in questo campionato. Il pareggio per 0-0 con la Fiorentina, al di là delle contestazioni arbitrali, ha portato fiducia alla luce della prestazione della squadra che vuole togliersi in fretta dall'ultimo posto, assieme a Genoa e Lecce, con due punti in classifica.
Gilardino anticipa di un giorno la conferenza stampa, la squadra partirà sabato pomeriggio (4 ottobre) per Bologna dopo l'allenamento mattutino, e non vuole tornare sugli episodi del derby. I suoi dubbi li aveva già manifestati a caldo. «Il passaggio della società con il comunicato uscito in settimana è stato molto chiaro. Noi non dobbiamo crearci alcun tipo di alibi, l'ho detto ai ragazzi, e pensare esclusivamente a preparare la gara con il Bologna. Ho ancora un po' di tempo per fare delle valutazioni. La squadra dopo il derby si è allenata in modo perfetto e con grande determinazione. Siamo vogliosi di andare a fare una grande partita anche a Bologna».
Le assenze e i dubbi
Non ci saranno Stengs, Esteves, Denoon ed Aebischer. Proprio l'ex del Bologna si è aggiunto alla lista degli infortunati nella gara con la Fiorentina. Adesso c'è da capire chi prenderà il suo posto come centrale nella mediana nerazzurra. «In quella posizione ho alternative perché quel ruolo Marin l’ha già fatto, Hojholt lo può fare, e con altre caratteristiche, mentre Vural potrà arrivare a farlo con la crescita. In questo momento però lo vedo più come mezzala sia per come costruisce e per come si inserisce. Vural è un giocatore che sul primo controllo ha destrezza nello stretto. Se giocherà dall’inizio dovrà darci questa caratteristica».
Gilardino fa capire che i dubbi non li ha solo in quella posizione: «La disponibilità dei giocatori c'è, mi prendo ancora 24 ore per scegliere chi giocherà in quel ruolo. Potrebbero esserci delle staffette e come sempre i cambi saranno fondamentali».
L’equilibrio
«Albiol sta bene, si sta allenando con grande continuità. Stesso discorso per Lorran. Sta crescendo nella condizione settimana dopo settimana. In questo momento l'equilibrio della squadra è fondamentale. Sia per quelli che hanno giocato il derby, sia per la compattezza vista nelle settimane precedenti. In questo momento, da parte mia, spostare gli equilibri diventa difficile ma ho la fortuna di avere giocatori pronti. Anche chi gioca meno è dentro l'allenamento e mi fanno vedere che posso contare su di loro. Questo è un aspetto veramente determinante».
Bologna
Gilardino è un ex di turno visto che ha giocato a Bologna collezionando 37 presenze e 12 gol nella stagione 2012-2013. Gilardino domenica pomeriggio vuole vedere un Pisa continuo nell'arco dei novanta minuti. «Per me è fondamentale quello che porteremo all'interno della partita a Bologna. La parola chiave è continuità. Questa passerà dallo spirito che metteremo in campo, dalla voglia di sacrificarsi, dalla determinazione e dalla voglia di essere concreti. Perché affronteremo una squadra, lo abbiamo visto anche in Europa League, molto aggressiva, forte sulle seconde palle e con un attaccanti come Castro che attacca bene la profondità e gioca spalle alla porta. Hanno una linea difensiva molto alta e aggressiva. Noi abbiamo preparato la partita in un certo modo ma lo status mentale deve essere quello di avere continuità all'interno della gara per andare a cercare i punti e i gol che sono fondamentali. Dobbiamo creare i presupposti per potergli fare male. Ci siamo allenati tanto anche nei tiri da fuori». Attenzione particolare su Orsolini? «Certo, ma in mezzo al campo dovremo fare molta attenzione anche a Cambiaghi».
La crescita di Cuadrado
Gilardino parla anche del momento di Juan Cuadrado, un palo contro la Fiorentina appena entrato in campo, che in campionato non è mai partito da titolare, è sempre subentrato, giocando dall'inizio solo in coppa Italia quando venne espulso in casa del Torino. «Cuadrado è entrato molto bene con la Fiorentina. È un giocatore che ti mette sempre in difficoltà nelle scelte perché se lo fai giocare dall'inizio non hai poi a disposizione uno come lui che ti può cambiare la partita in corso. Io penso a queste cose per la strategia della gara. Può essere utile sia dall'inizio che in corsa. Come ruolo in questo momento lo vedo più come laterale, però sa giocare anche dentro da trequartista o da mezzala offensiva».
Quell’1% che manca
Tourè dopo la partita con la Fiorentina aveva detto che alla squadra manca l'1% per dare la svolta definitiva. « Sono io che l'ho detto alla squadra dopo la partita, mi ha copiato – scherza Gilardino –. Ho detto ai ragazzi che avevano dato tutto ma è normale che ci manca quell'1%. Dobbiamo curare i dettagli e fare ancora di più. E stiamo facendo già tanto».