Arena, il restyling necessario: come saranno le capienze in A settore per settore
Con la fine del campionato sarà aperto il cantiere per adeguare lo stadio alla serie A: da cambiare il tunnel che porta sul campo, gli spogliatoi e gli spazi per i media
PISA. Lavori allo stadio, cambio di proprietà (o gestione pluriennale) dell’Arena, nuova convenzione-ponte (l’attuale scade il 31 luglio) per l’utilizzo dell’impianto. La giunta comunale ha approvato nelle scorse settimane una delibera in cui riassume i contenuti dei confronti in corso da tempo con il Pisa Sporting Club tratteggiando i prossimi passi. Anzitutto l’esigenza di adeguare lo stadio per rispettare i requisiti minimi richiesti per l’iscrizione al campionato di serie A.
Obiettivi
Il Pisa ha inviato al Comune una pec a fine marzo trasmettendo una proposta di “contratto ponte” per l’utilizzo dello stadio, i criteri infrastrutturali per i campionati delle massime serie calcistiche nazionali, gli estratti dei verbali dopo i sopralluoghi dei rappresentanti della Lega Calcio di Serie A, oltre a un elenco di lavori considerati essenziali. Nella stessa comunicazione la società ha confermato «il proprio intendimento di presentare all’amministrazione un progetto di riqualificazione/ristrutturazione dell’Arena Garibaldi ai sensi e per gli effetti del D.Lgs. 38/2021» (cosiddetta legge stadi).
All’indomani il sindaco Michele Conti ha risposto alla pec del Pisa anticipando «l’intenzione dell’amministrazione di mettere in atto ogni iniziativa finalizzata alla programmazione e realizzazione degli interventi necessari a consentire alla squadra cittadina di poter disputare il prossimo campionato di calcio nello stadio comunale».
I settori
Un milione e 300mila euro di lavori a carico del Comune che seguono quelli già realizzati in questi mesi. E altri saranno direttamente sostenuti dal Pisa. «Dallo scorso gennaio in seguito al sopralluogo della Lega Calcio – ha detto il vicesindaco Raffaele Latrofa – in pieno accordo con il Pisa Sc abbiamo iniziato da subito a prevedere un programma che comprende anche i lavori che vuole fare la società per apportare ulteriori migliorie». L’elenco inizia con «l’adeguamento degli spogliatoi, sia quello dedicato alla squadra locale, sia quello per gli ospiti con realizzazione di aree distinte per gli staff e per i calciatori». Ma anche gli spogliatoi degli arbitri devono essere modificati «con una divisione per sesso». Confermata l’esigenza di «realizzare un nuovo accesso al campo da gioco con eliminazione del tunnel attuale la cui uscita è considerata troppo vicina proprio al campo da gioco» con «relativo adeguamento delle panchine delle squadre».
C’è poi il capitolo dei media che comporta «l’adeguamento degli spazi dedicati alle tv», oltre «a maggiori spazi per i giornalisti con una sala conferenze da almeno 50 posti», a «una nuova sala stampa con tavoli da lavoro» e a «una mix zone per interviste ai calciatori». Significativa anche «la verifica dell’impianto di illuminazione del campo da gioco in modo da renderla conforme agli standard televisivi della serie A». Chiesta la «rimozione delle reti e delle telecamere di controllo dello stadio ubicate dietro le porte perché interferenti con le riprese televisive».
Il cantiere
Il cantiere si aprirà a campionato concluso. Il Pisa chiederà di giocare in trasferta le prime due partite per avere più tempo. Al termine dei lavori la capienza dello stadio raggiungerà i 12.500 posti (ora è di 11.293). In prima battuta saranno impermeabilizzati e dotati di seggiolini sia il settore ospiti, sia la curva Sud nella parte che sarà destinata al pubblico locale, a seguito dello spostamento dell’attuale ledwall. Contestualmente verrà ripristinata la situazione precedente alla rotazione “a orologio” dei divisori dei settori che ridisegnerà così gli spalti dell’Arena: la curva Nord passerà dagli attuali 4.582 posti a 3.880; la gradinata da 3.111 posti a 3.050; il settore ospiti da 900 a 1.100 posti e, infine, ci saranno nuovi 1.732 posti in curva Sud destinati ai tifosi pisani, oltre alla tribuna coperta da 2.700 posti, per un totale di 12.462 spettatori.
Parallelamente si svilupperanno lavori nella parte inferiore della tribuna coperta per garantire gli standard richiesti dalla Lega Serie A per i field box, l’area hospitality, l’area stampa e spazi dedicati alle interviste degli atleti, al termine dei quali sarà raggiunta la capienza di 12.500 posti disponibili in tutto lo stadio.
La convenzione
Nel dicembre scorso l’advisor individuato dal Comune (la società Avalon Real Estate) ha fornito la valutazione aggiornata dello stadio rispetto alla precedente perizia redatta dall’Agenzia delle Entrate. Il più probabile valore di vendita dell’intera area è stimato in 4.290.000 euro, il diritto di superficie a 99 anni in 4.288.966,06 euro, a 90 anni 4.287.795,03 euro, usufrutto a 30 anni 3.217.500,00 euro.
«Su questa base – ha detto il sindaco – l’amministrazione ha avviato i confronti con la società, che sta approfondendo le proprie valutazioni per capire se la strada migliore sia quella dell’acquisto dell’immobile, che ovviamente seguirà le procedure previste per l’alienazione di beni pubblici, oppure una concessione di 99 anni». Senza dimenticare la concessione da rinnovare. «All’interno del nuovo contratto – ha aggiunto – saranno indicati tutti i lavori che dovranno essere sostenuti, con la specifica di chi li attuerà».