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Serie B

Il Pisa colpisce in tanti modi

di Massimo Berutto
Il Pisa colpisce in tanti modi

Nel reparto offensivo c’è abbondanza di elementi in grado di risolvere una partita e le rotazioni di D’Angelo hanno reso ancora più numerose le possibili coppie da gol

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PISA. Se il reparto offensivo del Pisa pullula di elementi in grado di risolvere una partita, non a caso è il terzo miglior attacco del campionato con 40 gol all’attivo (meglio solo Frosinone con 48 e Bari con 45), è matematico che siano ancora più numerose le possibili coppie da gol.

Numeri e nomi

Sabato scorso erano attesi gli squilli del triangolo formato da Moreo, Torregrossa e Gliozzi, schierati dal primo minuto, e si attendeva il botto di Morutan da subentrato, invece a confezionare l'1-1 è stato l' “usato sicuro” del tandem Masucci-Sibilli (“mandante” il primo, “esecutore materiale” il secondo), i più anziani (se non altro per militanza in nerazzurro) fra gli attaccanti a disposizione di Luca D'Angelo. La continua rotazione operata dal tecnico pescarese ha prodotto un effetto singolare: tranne un'unica eccezione, non si trovano 2 reti che siano è il prodotto dal medesimo abbinamento assistman-realizzatore. Morutan è il principale suggeritore della squadra, con 7 passaggi-gol a servizio di 6 diversi compagni. Il solo caso, che finora si è verificato, di doppia imbeccata per lo stesso collega è del fantasista romeno in favore di Canestrelli (adesso passato in prestito al Como). Gli altri beneficiari sono stati Sibilli, Touré, Matteo Tramoni, Barba e Gliozzi. I 5 gol segnati su azione di quest'ultimo sono dovuti ad altrettante differenti firme sulle rifiniture: Morutan, Calabresi, Matteo Tramoni, Nagy e... lo stesso Gliozzi, che su azione personale ha realizzato il secondo dei due centri al Brescia. Il centravanti calabrese ha iniziato a saldare i debiti, facendo la sponda per Matteo Tramoni in Palermo-Pisa (pochi minuti dopo che il calciatore corso lo aveva favorito) e per Morutan nel confronto interno con il Perugia. Nove gol (sui 40 totali) sono catalogabili come iniziative del singolo, specialità del calciatore romeno, che su azione per tre volte ha fatto da solo. Anche Sibilli ha sfruttato il proprio istinto (nella trasferta di Ferrara), oltre a giovarsi dell'assistenza di Morutan (all'esordio a Cittadella) e di Masucci (nell'ultima gara con il Palermo). Colpendo di testa la traversa, ha permesso sulla respinta del legno la prima gioia nerazzurra di Gargiulo. Gaetano Masucci, oltre ad un guizzo personale (in Pisa-Cosenza), è stato imbeccato da De Vitis (a Cittadella), Torregrossa (nella sfida con il Modena) e Ionita (a Como). Ad ispirare Ernesto Torregrossa è stato soprattutto il talento innato, ma in un caso (contro il Modena) anche l'aiuto di Calabresi, che ha pescato pure Gliozzi in profondità a Venezia. Torregrossa e Morutan si sono occupati di Touré, che a sua volta ha permesso a Marin di sbloccarsi.

Dal dischetti

Un curioso capitolo a parte è poi relativo ai calci di rigore: nessun giocatore si è procurato una massima punizione lasciando poi che fosse un compagno ad occuparsi dell'esecuzione. Morutan, Gliozzi e Torregrossa - i tre che finora sono andati a bersaglio calciando dagli 11 metri - sono andati sul dischetto grazie a falli da essi stessi subiti o a colpi di mano commessi dai rivali.


 

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