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Pisa, tra discese ardite e risalite a decidere sarà l’equilibrio

Pisa, tra discese ardite e risalite a decidere sarà l’equilibrio

Fuori dai playoff ma con ancora tante cose da dire

07 febbraio 2023
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Equilibrio, ecco la parola magica. Del campionato di Serie B è, da sempre, un fedele compagno di viaggio. Dell’edizione 2022/2023 probabilmente ancora di più.

Tolto il Frosinone che sta facendo corsa a sé, infatti, il resto della compagnia è tutto lì. Racchiuso, dopo 23 turni, in appena 18 punti. Quelli che vanno dai 40 del Genoa, secondo della classe, ai 22 del Cosenza fanalino di coda. E il Pisa? Il Pisa sta lì, in mezzo al guado con i 31 punti finora messi insieme. Sbattuto fuori dalla zona playoff, domenica scorsa, ma con lo sguardo e il pensiero ancora (giustamente) rivolto verso l’alto.

Già, perché i 2070 minuti (recuperi esclusi) finora hanno consumati hanno detto che i nerazzurri sono capaci di tutto, nel bene e nel male. E nel grande luna park a cui il torneo somiglia di più il viaggio finora sa tanto di giro sulle montagne russe. Anzi, meglio. Alle discese ardite e le risalite cantate da Lucio Battisti. Dal complicatissimo avvio con Rolando Maran al timone, infatti, il popolo nerazzurro è passato alla nuova primavera sbocciata con il ritorno del condottiero Luca D’Angelo al timone. La fine del girone d’andata e dell’anno solare 2022, purtroppo, sembrano essersela portata via: 2 punti in 4 partite il magro bottino messo insieme dalla ripresa. Dal grande sogno e una realtà un po’ più opaca, insomma. Ma, attenzione, non nera. Proprio quello che è successo finora ai nerazzurri, come a tante altre, dice a chiare lettere che la storia di questa stagione è ancora da scrivere. E allora torniamo a bussare alle porte di Lucio Battisti e della sua immortale canzone (una delle tante) del 1972. Ricordate come s’intitola? “Io vorrei... Non Vorrei... Ma se vuoi”.

Già. Se il Pisa vuole ha tutto, ma proprio tutto per giocarsela ancora, per giocarsela fino alla fine. E qui bisogna tornare esattamente al punto di partenza, all’equilibrio. In fisica è la definizione di stato di quiete di un corpo, ma è anche un tema antichissimo presente, fin dall’inizio, in ogni filosofia. Secondo il pensiero cinese, ad esempio, ogni cosa è divisa tra lo yin (nero) e lo yang (bianco), e rappresenta un equilibrio, un dosaggio fluido e misterioso di queste due componenti.

Yin e yang. Ecco, anche al Pisa serve stare in mezzo. Ad esempio continuando a macinare il suo gioco, ma senza incappare in quelle topiche che poi ti complicano la vita e ti costano caro. Come il gol incassato col SudTirol, come la troppa insistenza nel cercare sempre le stesse strade dimostrata nell’ultima partita. Ad andare a sbattere sempre contro il muro, infatti, finisce per forza che ne ti rompi la testa. È successo, è un peccato, è costato la partita e, ad oggi, il posto nei playoff. Non è finita, però. Anzi. L’importante, appunto, è mantenere l’equilibrio ricordando perà una delle lezioni di Albert Einstein: la vita è come andare in bicicletta, per mantenere l’equilibrio devi muoverti.

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