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Pisa, la Tappezzeria Martinelli chiude dopo oltre 300 anni: era la più antica d’Italia

di Redazione Pisa

	L'ingresso della Tappezzeria Martinelli
L'ingresso della Tappezzeria Martinelli

I titolari: «Cessazione dell’attività di piazza San Frediano per sopraggiunti limiti di età». In corso la svendita totale

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PISA. La Tappezzeria Martinelli va in pensione. E così si chiuderà una storia pisana, d’eccellenza e tradizione, lunga 302 anni. «Fieri di aver servito e arredato le abitazioni di migliaia di famiglie pisane e tutte le principali istituzioni cittadine, ringraziamo i nostri cari clienti che ci hanno accompagnato nella nostra attività di tappezzeria artigiana. Dopo lungo meditare, infatti, comunichiamo la prossima cessazione della nostra storica attività di famiglia in piazza San Frediano di produzione e di vendita, per sopraggiunti limiti di età e per concederci un meritato pensionamento», l’annuncio dato dall’attività i cui titolari sono i fratelli Luciano e Sergio Martinelli.

«Siamo convinti – aggiungono – che il naturale sentimento di malinconia che proviamo per gli anni che passano non oscuri minimamente l’orgoglio che proviamo nell’essere arrivati fino a qui, avendo oltrepassato attraverso otto generazioni il traguardo di oltre 300 anni di storia che si intrecciano a quella della nostra amata Pisa, senza mai aver abbassato la qualità delle nostre produzioni e del lavoro».

«Seppur il contesto economico e commerciale globale e cittadino in questi decenni sia estremamente mutato provocando la scomparsa progressiva degli antichi mestieri artigiani, rimaniamo consapevoli – proseguono – dell’importanza di non disperdere il valore storico e culturale di ciò che la Tappezzeria Martinelli ha rappresentato per la città, troveremo in futuro il modo di valorizzarlo».

I registri contabili dell’Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano dimostrano che a tale «mastro Pietro Martinelli, paratore, bandieraio e tendaro» venne commissionato di arredare il catafalco nella Chiesa dei Cavalieri in occasione delle «esequie in memoria del Granduca di Toscana Cosimo III, il 23 marzo 1723»; i rapporti con l’Ordine durarono almeno fino al 1756.

Non è possibile stabilire dove fosse allora la bottega, perché i bombardamenti della seconda guerra mondiale hanno in parte distrutto i documenti dell’Archivio di Stato.

Ma il più antico libretto ritrovato con le ricevute d’affitto dimostra che già nel 1823 la tappezzeria di Cesare Martinelli aveva sede nell’attuale immobile. Nei secoli i Martinelli sono stati fornitori del Granducato, della real casa Savoia, del Teatro Nuovo (ora Verdi) e dell’Opera Primaziale Pisana, solo per dirne alcuni; addirittura fu Giuseppe Martinelli a produrre gli addobbi per il matrimonio di re Boris III di Bulgaria, celebrato nel 1930 ad Assisi.

La tappezzeria Martinelli è stata premiata nel 2011 a Palazzo Colonna (Roma) sotto l’egida della Presidenza della Repubblica in occasione dei 150 anni dall’unità d’Italia ed è stata ufficialmente riconosciuta “Tappezzeria più antica d’Italia”

«Cogliamo infine l’occasione – conclude la tappezzeria Martinelli – per comunicare che la bottega di piazza San Frediano 7 ha aperto la fase di liquidazione e svendita totale che si protrarrà nelle prossime settimane».

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