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Pisa, auto in divieto bloccano i bus: Autolinee Toscane pronta a denunciare per danni


	I due autobus bloccati dalle auto in divieto di sosta
I due autobus bloccati dalle auto in divieto di sosta

Mattinata di caos in città: due episodi tra via Viviani e via Cuppari paralizzano le Linee 13 e 14. Ritardi, deviazioni e l’intervento della Municipale. L’azienda annuncia azioni legali contro i responsabili

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PISA.  Mattinata complicata per la circolazione dei mezzi pubblici a causa dello scarso senso civico e del disinteresse di molti automobilisti. Autolinee Toscane ha reso noto di aver dato mandato al proprio ufficio legale di valutare una denuncia per danni e interruzione di pubblico servizio nei confronti dei proprietari degli autoveicoli che, nella mattinata di mercoledì 2 ottobre 2025, sono stati lasciati in sosta vietata, impedendo il regolare svolgimento del trasporto pubblico su gomma.

L’auto in divieto di sosta e il bus è bloccato

Il primo episodio si è verificato attorno alle 7.10 tra via Viviani e via Gaudenzi. Un’auto parcheggiata in divieto di sosta ha ostacolato la svolta del bus della Linea 14, costringendo il mezzo a fermarsi. Solo l’intervento della Polizia Municipale ha consentito di liberare la carreggiata, ma il blocco, protrattosi fino alle 8:20, ha causato ritardi e deviazioni anche per altre corse.

La linea 13 paralizzata dalle file di auto in divieto di sosta

Un secondo episodio si è registrato poco dopo, attorno alle 9:10, in via Cuppari, dove il bus della Linea 13 è rimasto bloccato per oltre un’ora a causa di due auto parcheggiate in divieto su entrambi i lati della carreggiata. Anche in questo caso è stato necessario l’intervento della Municipale. Per garantire il servizio, Autolinee Toscane ha dovuto deviare due corse della Linea 13 lungo un percorso alternativo che ha interessato via Maccatella, via Cisanello e via Matteucci.

L’azienda sottolinea come episodi di sosta selvaggia e inciviltà alla guida possano avere un impatto significativo non solo sull’operatività del servizio, ma anche sulla puntualità e sulla sicurezza dei passeggeri. Per questo motivo, AT conferma la volontà di procedere in sede legale per tutelare l’efficienza del trasporto pubblico e i diritti dell’utenza.

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