Pisa, il nuovo ponte sull’Arno comincia a prendere forma: i costi e perché è strategico
Passerella ciclopedonale da San Piero a San Rossore. Dopo la realizzazione delle strutture di sostegno si stanno rinforzando le pile nell’alveo del fiume.
PISA. Inizia a prendere forma il nuovo ponte ciclopedonale sull’Arno tra San Piero a Grado e San Rossore. Sono state montate le strutture principali che dovranno sorreggere la passerella, ma in questa fase i lavori sono concentrati nell’alveo del fiume per concludere gli interventi di sistemazione e potenziamento delle pile in acqua del vecchio acquedotto. Un periodo decisivo in questo senso prima che arrivi lo stop con la stagione delle piene.
L’obiettivo è concludere i lavori entro la primavera 2026. Con il nuovo ponte ciclopedonale sarà possibile collegare il Parco di San Rossore con la ciclopista del Trammino che porta al litorale pisano e alla città. La passerella viene ricostruita nello stesso punto dell’Arno in cui esisteva il ponte dell’acquedotto di Livorno, costruito nel 1920 quando crollò l’antico Ponte dei Moccoli ed esistente fino agli anni Ottanta. Rimossa la passerella, sono comunque rimaste le due pile e le due spalle che la sostenevano. Il progetto prevede il rafforzamento strutturale delle pile in alveo, mentre le spalle vengono ricostruite per adeguarle ad accogliere la passerella in acciaio di circa 190 metri, per una larghezza trasversale di 3,5 metri.
La ditta incaricata, la stessa che ha costruito il ponte ciclopedonale tra Cisanello e Riglione, è l’azienda Preve Costruzioni di Cuneo. I lavori, coordinati da Pisamo, hanno un costo che ammonta complessivamente a 4 milioni di euro, finanziati dalla Regione (2,6 milioni) e dal Comune (1,4 milioni), dopo un aumento dovuto alla revisione del progetto originale, in particolare per due aspetti: le rampe d’accesso e le pile in alveo. Riguardo alle rampe, quelle ipotizzate in origine erano molto lunghe e ciò avrebbe contrastato con le attività del vicino cantiere nautico: da qui la modifica del progetto con limitazione dello spazio occupato a terra introducendo rampe circolari. Per le pile, invece, è stato deciso di lasciare quelle attuali nell’alveo, che vengono armate con una cerchiatura esterna in calcestruzzo.
Dopo il getto delle fondazioni su entrambe le sponde dell’Arno e la realizzazione delle spalle che dovranno collegare e sostenere a terra la passerella, si stanno svolgendo le operazioni, con l’ausilio di una chiatta di appoggio galleggiante sul quale operano i macchinari, per l’installazione (attraverso vibroinfissione) di 68 pali lunghi 16 metri. I pali, uniti da un getto di cemento armato, andranno poi a fasciare il corpo di fondazione su cui attualmente appoggiano le vecchie pile. Si procederà quindi con l’incamiciatura delle pile esistenti in una cerchiatura di calcestruzzo armato.
Da San Piero a Grado dunque, attraversando il nuovo ponte, si potrà raggiungere il Parco di San Rossore, che è collegato alla città anche attraverso la ciclopista del viale delle Cascine, così da compiere un percorso ad anello.
L’infrastruttura, mettendo in collegamento la ciclovia Tirrenica (che corre lungo la costa della Toscana e collega sul territorio nazionale Ventimiglia a Roma) con la ciclopista dell’Arno (che va dalla sorgente sul monte Falterona alla foce a Marina di Pisa), ha l’ambizione di far diventare il territorio pisano crocevia per la rete ciclistica regionale e nazionale e dare un grande impulso allo sviluppo del cicloturismo.
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