Pisa, tre incendi dall’inizio di maggio fuori dai negozi Carrefour. Un testimone: «Visto fuggire un uomo», c’è il sospetto dei sabotaggi
Il rogo più recente nel punto vendita di via San Michele degli Scalzi. Il titolare racconta: «Abbiamo subito più vandalismi, ma siamo soli»
PISA. Dietro gli incendi – tre dall’inizio del mese – partiti all’esterno dei negozi Carrefour a Pisa, spesso dai bidoni dell’immondizia, c’è l’ombra del dolo. Quelli che a prima vista potevano essere “liquidati” come episodi legati a disattenzioni o al caso potrebbero essere dolosi. Il rogo che giovedì pomeriggio, oltre a creare il panico tra i dipendenti del punto vendita di via San Michele degli Scalzi, ha causato ingenti danni, sarebbe stato appiccato da un uomo.
C’è un testimone che ha visto, come risulta dalla denuncia presentata ai carabinieri, un giovane che ha lanciato qualcosa nel cortile dell’attività e poi si è allontanato in sella a un motorino. Il testimone, che ha riferito la circostanza al titolare del negozio, ha spiegato di avere sentito da casa sua un rumore sospetto, come di un’esplosione, prima che le fiamme si alzassero alte e avvolgessero sette bidoni della spazzatura, recintati da una ringhiera sul retro del negozio, andati completamente distrutti. I vigili del fuoco alla fine di un lungo sopralluogo hanno escluso che il rogo sia stato causato da un guasto elettrico e l’elettricista, fatto intervenire dal proprietario, non ha potuto fare altro che confermare. Il fuoco ha distrutto una cella frigo, l’impianto elettrico, quello idrico e la caldaia.
Oltre ad avere costretto il negozio a chiudere per almeno un giorno per mettere al sicuro la merce. All’imprenditore, 65 anni (omettiamo il nome su sua richiesta, visto il ripetersi dei vandalismi) non è rimasto che recarsi dai carabinieri e denunciare i fatti. In questo mese infatti ci le sue attività hanno subito altri danni a seguito di incendi partiti dalla spazzatura. Due gli episodi avvenuti nel punto vendita di via della Pura.
«Chiaramente non posso accusare qualcuno e le denunce sono contro ignoti – spiega l’imprenditore – ma arrivati a questo punto è difficile credere che si tratti di eventi capitati per caso. Il negozio di via San Martino è stato imbrattato più volte all’esterno con scritte che abbiamo provveduto a cancellare».
In varie città, fa notare il commerciante, è in corso una campagna per contestare presunti accordi di partnership strategiche della catena francese con Israele. Anche a Pisa dall’inizio di marzo si sarebbero susseguiti diversi episodi di protesta da parte degli attivisti pro Palestina – che l’imprenditore ha documentato con alcuni video e foto – in particolare nei pressi del negozio di via San Martino. Qui sugli scaffali sono stati lasciati dei volantini: “Boicotta Carrefour”.
«Sono proprietario di numerosi punti vendita Carrefour Express a Pisa – aggiunge l’imprenditore – ma non c’è alcun legame fra la nostra gestione e Israele, questo ci tengo a dirlo». Rendere pubblico quello che sta succedendo diventa un modo per accendere un faro e richiamare l’attenzione. La testimonianza di chi ha visto l’uomo fuggire prima dell’ultimo rogo (non rivendicato) potranno aiutare le indagini. «Non metto in discussione il diritto di manifestare, ma qui stiamo parlando di vandalismi e atti intimidatori, l’impressione è che queste persone si sentano inascoltate e quindi debbano fare ogni volta qualcosa di più per avere l’attenzione. All’inizio erano manifestazioni e lanci di uova alle vetrine, oggi avviene qualcosa di più. A pagarne le conseguenze sono solo io, nessuno ha mai fatto nulla per evitare questi problemi, all’inizio informavo la catena dei danni, oggi quando succede qualcosa ci si rimbocca le maniche e si sistemano in autonomia i danni. I manifestanti possono andare a fare le loro rimostranze direttamente a Parigi o all’ambasciata israeliana» conclude con preoccupazione.
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