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Oppla.delivery, sbarca a Pisa la startup di consegne a domicilio: «Così rispettiamo i fattorini»


	Lo staff di Opplà
Lo staff di Opplà

L’impresa livornese punta a cambiare le regole nel settore: come funziona il loro modello di business

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PISA. Dalla Toscana all’Italia stando sempre dalla parte di tutti. È questo lo slogan e l’obiettivo di Oppla.delivery, una start-up livornese appena sbarcata a Pisa e che sta facendo parlare di sé con una proposta innovativa che mira a cambiare le regole nel settore delle consegne a domicilio.

Ideata da Lorenzo Moschella e Giacomo Veroni, con una forte presenza pisana nella formazione tecnica dello staff, la piattaforma si pone come alternativa alle grandi multinazionali come JustEat, Deliveroo e Glovo, «con l’obiettivo – spiegano i diretti interessati – di tutelare sia i ristoratori che i clienti». La startup, in costante espansione, ha puntato a Pisa per proseguire la sua crescita.

La particolarità di Oppla. delivery risiede nel suo modello di business: invece di applicare la classica percentuale sull’importo degli ordini – che oggi le multinazionali impongono ai ristoratori – Oppla. delivery ha introdotto una commissione fissa per ogni ordine (1,49 euro), indipendentemente dalla quantità di prodotto ordinata dal cliente. La commissione è da intendersi come costo per la ricezione dell’ordine da parte del ristorante e non si riferisce al costo della logistica. «Qualora il negoziante decidesse di affidarsi a noi – dicono i titolari di oppla. delivery – anche per la consegna il costo del servizio verrà aggiunto alla tariffa fissa in base alla distanza, in ogni caso non sono previste percentuali in nessun caso. Grazie a questa scelta i ristoratori non vedranno più erosi i propri guadagni dalle alte commissioni che, a Pisa come in altre città, sono imposte dalle grandi piattaforme. Abolire le commissioni significa che anche i clienti ne beneficeranno, potendo ordinare i loro piatti preferiti a prezzi più convenienti».

L’iniziativa, nata a Livorno da giovani imprenditori locali, ha già raccolto un ampio consenso: oltre 50 ristoranti livornesi che hanno deciso di aderire al progetto, attratti dall’idea di una maggiore equità e trasparenza nelle commissioni. Grazie alla crescita di Oppla. delivery oggi questa possibilità viene offerta agli stessi ristoratori pisani che, e interessati, potranno aderire al progetto. Un altro aspetto che distingue Oppla. delivery dalle multinazionali del settore è l’attenzione rivolta ai rider: «Tutti i fattorini della piattaforma sono assunti con contratto regolare da un partner logistico di oppla. delivery, sono assicurati e tutelati, garantendo così condizioni di lavoro più sicure e dignitose in un settore spesso criticato per il precariato».

L’obiettivo è diventare una piattaforma di riferimento per tutta la Toscana puntando su un rapporto diretto e collaborativo con gli esercenti locali, promuovendo la qualità del servizio e incentivando il risparmio per i clienti. « In un periodo in cui le grandi multinazionali sembrano avere il monopolio del mercato, proposte nuove come Oppla. delive rappresentano una ventata di aria fresca».

La società ha già concluso il suo primo round di investimento raccogliendo circa 200mila euro da un investitore privato ed è alla ricerca di nuovi capitali per espandere il servizio più rapidamente. «Siamo orgogliosi di aver ideato una piattaforma simile e faremo il possibile per fornire un aiuto ai ristoratori pisani – ha commentato Lorenzo Moschella, fondatore e amministratore delegato del gruppo. – La nostra piattaforma vuole essere dalla parte di tutti: dei ristoratori togliendo loro le enormi percentuali delle multinazionali, dei clienti che adesso possono mangiare gli stessi prodotti risparmiando e della collettività attraverso le assunzioni regolari dei riders e idee di beneficenza per cui oppla.delivery vorrà spendersi sul territorio».

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