Marina di Pisa, assegnati i lavori per potenziare la scogliera: chi ha vinto l’appalto e i dettagli del progetto
Spiagge di ghiaia: la diga sarà allargata di cinque metri. I lavori saranno realizzati attraverso la posa di massi naturali del peso singolo di oltre 7mila chili
PISA. Sulle ben 39 ditte che si erano fatte avanti per effettuare i lavori alla scogliera che fa parte della famosa cella 4 di Marina di Pisa l’ha spuntata una di Genova. Si tratta della E-Marine Srl per un importo totale di 1.511.574,03 euro, come da decreto dalla Direzione difesa del suolo e protezione civile della Regione (sezione Genio civile). L’intervento riguarda il tratto di spiaggia compreso tra piazza delle Baleari e via Francardi, un centinaio di metri circa, che in occasione delle mareggiate più forti vede riversarsi in strada acqua e “sassini”. La gara d’appalto fa parte del progetto "Difesa dell’abitato e ottimizzazione delle opere a protezione del litorale di Marina di Pisa". Il primo lotto, compresi studi tecnici ed elaborazioni progettuali, richiede una spesa di oltre 2,5 milioni di euro. La Regione dovrà comunicare l’inizio del cantiere.
I lavori, come specificato nella relazione tecnica allegata al progetto, saranno realizzati attraverso la posa di massi naturali del peso singolo di oltre 7mila kg, esclusivamente via mare, con l’obiettivo di allargare la barriera soffolta (sommersa) esistente di circa 5 metri. L’attività progettuale è stata sviluppata tenendo conto degli indirizzi e delle opere di difesa già realizzate fino a oggi dal Genio Civile "Valdarno Inferiore" di Pisa, aggiungendo approfondimenti e verifiche eseguite dalla società AM3 Spin-Off Srl, spin-off dell’Università di Firenze, attraverso modellazione fisica e numerica.
A Marina le spiagge di ghiaia sono contrassegnate dai numeri 4, 5, 6 e 7. Le cosiddette celle sono come grandi rettangoli delimitati sui quattro lati dalla linea di costa, dai pennelli (le scogliere perpendicolari) e dalla diga sommersa al largo. Le celle vennero modificate dagli inizi degli anni 2000 fino al 2014. «L’esito di tali modifiche venne ritenuto soddisfacente per le celle 5, 6, 7 - si legge nella relazione tecnica allegata al progetto - mentre per la cella 4 si assiste sempre a un arretramento della linea di riva e a un dannoso overtopping durante le mareggiate più violente che proietta lame d’acqua miste a pietrisco sulla strada litoranea».
Lo stato attuale viene così descritto: «A seguito delle importanti mareggiate di novembre e dicembre 2023, il sistema di difesa della costa della cella 4 di Marina di Pisa ha subìto un’ulteriore riduzione della larghezza di spiaggia e di uniformità geometrica della barriera soffolta». Soprattutto «i rilievi effettuati dopo le due mareggiate restituiscono una spiaggia in ghiaia quasi del tutto assente».
Quelli assegnati sono la prima parte dei lavori necessari. Alla ricostruzione e all’allargamento della scogliera esterna dovrà seguire la ricostruzione della spiaggia, secondo le quantità e le caratteristiche di progetto della ghiaia. Una previsione di fatto mai rispettata e che ha portato nel tempo la cella a non funzionare mai completamente e a risultare progressivamente sempre più insufficiente.
La relazione tecnica della Regione lo sottolinea chiaramente: «È utile ribadire che con il primo intervento finanziato le problematiche di tracimazione per gli eventi estremi diminuiranno ma non saranno impedite e solo con l’attuazione dell’intervento nel suo complesso (spiaggia in ghiaia e allargamento della scogliera sommersa) sarà possibile raggiungere gli auspicati livelli di sicurezza». Il costo complessivo supera in questo caso i 5 milioni di euro.
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