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La presidente del Consiglio

Manganellati a Pisa e Firenze, Meloni: «È pericoloso togliere il sostegno alle forze dell’ordine»


	Gli studenti manganellati a Pisa e la premier Giorgia Meloni
Gli studenti manganellati a Pisa e la premier Giorgia Meloni

La premier intervistata dal direttore del Tg2: «Nel 97% dei casi manifestazioni senza incidenti. Se ci sono errori si devono sanzionare»

28 febbraio 2024
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ROMA. «Io penso che sia molto pericoloso togliere il sostegno delle istituzioni a chi ogni giorno rischia la propria incolumità per garantire la nostra: è un gioco che può diventare molto pericoloso. E le lezioni sul governo autoritario da quelli che sparavano con gli idranti su lavoratori sdraiati a terra perfettamente immobili o che rincorrevano gli italiani da soli in spiaggia con i droni anche no». Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervistata dal direttore del Tg2 Antonio Preziosi, a proposito delle manifestazioni di Firenze e Pisa. «Io - ha detto - penso che per giudicare correttamente quanto accaduto» a Pisa «occorra raccontare qualche numero. Dal 7 ottobre scorso ci sono state oltre mille manifestazioni, con 26 agenti feriti. Nel 2023 gli agenti feriti erano stati oltre 120. I casi in cui ci sono stati problemi nelle manifestazioni sono stati il 3%. Noi abbiamo deciso di non vietare le manifestazioni a favore della Palestina: da noi la libertà di manifestazione è garantita indipendentemente dal motivo per cui si manifesta, in altri Paesi non è stato così».

Ma di fronte a «numeri enormi» i dati «dicono che la gestione dell'ordine pubblico, nel 97% dei casi non ha visto problemi». Meloni ha sottolineato anche che «qualche ora fa ci sono stati 50 autonomi dei centri sociali che hanno assaltato una macchina della polizia a Torino per liberare un immigrato che doveva essere rimpatriato. Quanti di quelli che in questi giorni hanno attaccato le forze dell'ordine in modo indiscriminato vogliono anche esprimere solidarietà a questi agenti che fanno il loro lavoro?».

Se nella gestione dell'ordine pubblico «ci sono errori, responsabilità e abusi si devono sanzionare ma non si può parlare delle forze dell'ordine solo quando qualcosa non funziona», ha anche detto la presidente del Consiglio. Questo, ha aggiunto, «perché in tutti gli altri casi, quando ci sono stati 120 agenti all'ospedale o feriti per garantire l'ordine pubblico e la nostra incolumità, magari con stipendi molto bassi, nessuno ha detto loro grazie. Forse è anche il caso di fare questo: di dire grazie alle forze dell'ordine per il lavoro che che fanno ogni giorno. Poi se qualcuno sbaglia si deve intervenire e sanzionare come prevede il nostro ordinamento».

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