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Bagnini sul litorale pisano, i posti di lavoro ci sono ma i “candidati” sono pochi

di Antonio Scuglia
Bagnini sul litorale pisano, i posti di lavoro ci sono ma i “candidati” sono pochi

Sos della Società di salvamento: «Stabilimenti in difficoltà»

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PISA. Il lavoro per i bagnini c’è, purtroppo non sempre ci sono i bagnini. Perché durante la stagione estiva la richiesta è più alta della disponibilità e la “crisi delle vocazioni”, già denunciata anni fa su queste pagine, continua. Fiorenzo Meucci, bagnino di salvataggio da circa mezzo secolo, organizza da quasi 30 anni i corsi per il conseguimento del brevetto per la sorveglianza balneare, in qualità di direttore della Società nazionale di salvamento: nessuno meglio di lui può descriverci la situazione pisana.

«Conosco personalmente molti gestori e titolari di stabilimenti balneari, – spiega Meucci: – alcuni perché hanno ottenuto presso la sezione di Pisa il brevetto di bagnino, altri nel corso degli anni hanno indirizzato i loro figli e dipendenti a conseguire l’attestato presso di noi, e non ultimi quelli che ci hanno interpellato chiedendoci bagnini da assumere. Sappiamo che la condizione obbligatoria, durante la stagione estiva, per tenere aperto uno stabilimento e poter accogliere la clientela è aver predisposto un idoneo servizio di salvataggio secondo le norme e regole della Capitaneria di Porto. Se durante la stagione estiva ad un controllo della Capitaneria risultasse assente il personale di salvataggio (il bagnino) c’è il rischio della revoca della concessione».

Continua il direttore della Sns: «Durante l’estate 2022 abbiamo ricevuto moltissime richieste di bagnini da parte di concessionari, ma purtroppo spesso non avevamo nessuno da proporre. Alcuni arrivavano a chiedermi di mandar loro più persone al fine di poter fare una selezione: praticamente per un’offerta di lavoro per circa tre mesi si chiedeva di poter selezionare».

Resta il fatto che non tutte le offerte di lavoro ricevono risposta: «I motivi di questa carenza di personale brevettato a nostro parere sono tra i più svariati, – spiega Meucci – non ultime le remore a rinunciare al reddito di cittadinanza… Più volte ho risposto ai balneatori che le loro domande forse avrebbero avuto più successo se la paga a fine mese fosse stata più alta. Inviammo una nostra lettera ai balneatori del litorale pisano per invitarli ad assumere nella loro struttura solo personale con il titolo di bagnino, anche se poi sarebbe stato indirizzato ad un'altra mansione: in caso di assenza dell’incaricato del salvataggio avrebbe potuto sostituirlo a pieno titolo».

Con le norme attuali, quelle del Contratto collettivo del turismo, un bagnino guadagna 1.200-1.300 euro puliti al mese, spiega Meucci, più gli eventuali straordinari (che eventuali non sono, perché il contratto parla di 40 ore settimanali) ed eventuali bonus.

È un lavoro duro, ma utilissimo per i bagnanti: i controlli da queste parti sono stringenti, e gli interventi di salvataggio sono numerosi. «Basti pensare che le regioni con più decessi per annegamento sono Lombardia e Val d’Aosta, ben lontane dal mare».

Quel che è certo è che la figura del bagnino non è sostituibile: «Praticamente, se durante la stagione estiva in una struttura balneare un giorno può capitare che manchi il cuoco, un cameriere, il parcheggiatore… quel servizio quel giorno sarà scadente, ma se è assente il bagnino la struttura dovrà essere chiusa: il rischio della revoca della concessione balneare è reale».

La Società Nazionale di Salvamento, ricorda Meucci, organizza ogni anno i corsi per il conseguimento del brevetto. Il corso ha il prezzo di 380 euro; si tiene per la teoria nella sede dalla Pubblica Assistenza in via Bargagna, per il nuoto nella piscina comunale e per la voga al circolo Arnino a Marina di Pisa.

I corsi iniziano a ottobre e continuano fino a giugno, in varie sessioni: appena i partecipanti sono preparati sostengo l’esame. La scorsa settimana hanno sostenuto la prova 18 aspiranti bagnini, tutti promossi, e sta per partire ora un altro corso. Lo scorso anno la Sns pisana ha brevettato in tutto 83 bagnini.

Le lezioni a cui devono partecipare gli aspiranti bagnini vanno da 35 a 40; obbligatorio il corso Dae (per il defibrillatore) della Cecchini Cuore, che rilascia un attestato. Per informazioni è possibile contattare il 335 100 1273.  

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