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Il lutto

Addio a “Quercianella” Renda, pilastro del Gioco del Ponte: il dolore e il ricordo degli amici

di Roberta Galli

	Renda durante un corteggio storico
Renda durante un corteggio storico

«Ricordo ancora le sue risate, quel modo di prendere la vita sempre con il sorriso sulle labbra e quella voglia di fare comunità»

08 febbraio 2023
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PISA. «Ci ha lasciato una persona speciale dal cuore grandissimo». Così Maria Teresa Rossi, già generale di Tramontana del Gioco del Ponte, ricorda Saverio Renda, ex combattente dei Mattaccini, da tutti conosciuto con il diminutivo di “Quercianella”.

Renda, livornese doc, 67 anni, da tempo combatteva contro una malattia severissima, contro la quale anche le cure hanno dovuto alzare bandiera bianca.

Persona solare e socievole, Saverio Renda negli anni Novanta era venuto a contatto con il mondo pisano del Gioco del Ponte e quella grande famiglia attaccata alle tradizioni storiche lo aveva affascinato, tanto da militare per un decennio nella squadra dei Mattaccini sotto le insegne di Tramontana. Renda era un uomo che aveva dedicato la sua vita alla politica, quella vera, fatta di aiuto e di ascolto, e al mondo nel volontariato. A Livorno aveva ricoperto la carica di segretario del circolo Livorno sud- La Rosa di Rifondazione Comunista, era stato presidente Avis zonale di Livorno, presidente della sezione provinciale Aido Livorno (associazione italiana per la donazione degli organi) ed era attivo anche in Admo (associazione donatori di midollo osseo). Ed era stato proprio il mondo del volontariato, la sua seconda casa, a permettergli di conoscere il Gioco, e ad appassionarsi alla sfida sul ponte di mezzo.

«Saverio era arrivato da noi – racconta Claudio Ercoli, un altro combattente – tramite il presidente dell’Avis di Pisa e fin da subito volle indossare i colori della nostra bandiera. Ricordo ancora le sue risate, quel modo di prendere la vita sempre con il sorriso sulle labbra e quella voglia di fare comunità. E non si perdeva un allenamento, veniva da Livorno, senza alcun problema, e con noi faceva squadra per portare i Mattaccini alla vittoria».

In quegli anni era capitano della squadra il compianto Piero Canarini, mentre Maria Teresa Rossi Benvenuti era il magistrato.

«Ricordo benissimo quei tempi – afferma Rossi Benvenuti – i Mattaccini sono sempre stati una compagine forte e determinata e Saverio, con il suo carattere solare, e quella voglia di fare bene, ci ha dato una grande mano. La sua perdita mi rattrista tantissimo. Ricordo ancora di aver partecipato con mio marito a diverse iniziative Avis a Livorno, e lui era sempre in prima fila, mentre io ricoprivo la carica di generale della parte di Tramontana. Saverio Renda era una persona buona e altruista».


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