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Pisa

la sanità in Toscana 

L'accusa del super chirurgo: «Noi a operare e raggiungere primati, i politici incompetenti ci criticano».

Pietro Barghigiani
L'accusa del super chirurgo: «Noi a operare e raggiungere primati, i politici incompetenti ci criticano».

Pisa, lo sfogo di Daniele Pezzati, il medico dei record di trapianti di fegato: «Siamo i primi in Italia, ma cercano scuse per depotenziarci». La ministra Grillo gli fa i complimenti, l'assessora Saccardi avverte: "Il centro trapianti pisano al sicuro. Chi crea allarme nei cittadini ne risponderà"

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PISA. La chiama passione insana. Quella che gli fa dimenticare feste e ricorrenze. Che lo vede in sala operatoria anziché a casa a giocare con i figli che ancora non si spiegano perché papà non c’è quasi mai. . Quella passione che per il chirurgo Daniele Pezzati, 37enne fiorentino, significa salvare vite e che nell’ultimo giorno dell’anno è diventato un primato, l’ennesimo del Centro di trapianti di fegato dell’Azienda ospedaliera pisana. Domenica, 30 dicembre, gli interventi hanno raggiunto quota 160 e il giorno di San Silvestro il numero è stato aggiornato: 161. Dopo quel risultato il medico al quale i pazienti affidano le loro vite, ma che non è un robot, è diventato umano. E con l’adrenalina ancora in circolo, dopo una pacca sulle spalle con i colleghi dell’équipe di Cisanello per l’ennesimo successo, si è collegato a Facebook e ha voluto raccontare gioie e frustrazioni di una professione totalizzante. Una missione laica per il chirurgo, il cui post ha avuto oltre 2.100 condivisioni. In quelle righe uno può vedere il medico coscienzioso, il professionista che rinuncia al calore della famiglia, ma anche il dipendente pubblico che si sente bistrattato dai politici. E l’equazione indignazione-diffusione social ha provocato un effetto moltiplicatore impensabile.

Il riferimento è all’ipotesi di creare a Careggi un centro trapianti. Di fatto un presidio che potrebbe fare concorrenza a Pisa, una realtà che dal 1996 ha già collezionato oltre 2000 trapianti di fegato ed è diventata un esempio a livello nazionale. Contattato da Il Tirreno, il dottor Pezzati spiega di non poter parlare in assenza di autorizzazione della direzione ospedaliera. Ma l’effetto del post pubblicato lunedì è come il dentifricio che non può rientrare nel tubetto.

«Stanotte a lavoro abbiamo eseguito il trapianto di fegato numero 160 dall’inizio dell’anno – scrive –. Si tratta di un record per il centro di Pisa e l’ennesimo primato italiano. Purtroppo non c’è stato tempo di festeggiare se non con un rapido caffè perché siamo ripartiti subito per prelevare un altro fegato per il trapianto 161». L’abnegazione al lavoro anticipa la stoccata ai politici.

«Tutto ciò in barba a chi ci ha denigrato sui giornali e ai piani alti della politica che cerca disperatamente una scusa per depotenziarci e aprire un (inutile) ulteriore centro a Firenze – riprende –. Tutta gente che, mentre facevo oltre cento notti di lavoro nel 2018, 700 ore di lavoro notturno, migliaia di chilometri in auto aereo ed elicottero per andare a prelevare organi, dormiva comodamente nel proprio letto salvo poi riempirsi la bocca con i risultati miei e dei miei colleghi».



Uno sfogo di un’amarezza cristallina che fa dire ancora al chirurgo: «A volte vorrei dire a questa gente di venire a farseli i trapianti così io potrò passare le domeniche, Ferragosto, Natale, Capodanno con i miei figli e fare il “posto fisso” alla Checco Zalone con 6.20 ore al giorno e stop».

Una provocazione che lui per primo, il medico che ridà la vita, sa di non poter mai mettere in pratica. Sarebbe una concezione della medicina troppo lontana dal suo modo di interpretarla. Il responsabile del reparto, il professor Paolo De Simone, non commenta senza aver avuto modo di confrontarsi con la direzione dell’Azienda ospedaliera. «Non posso dire niente, oggi faremo un comunicato sui trapianti» risponde.

Pezzati pensa anche ai propri familiari che vivono il disagio di un padre e marito assente. «Ieri sera mio figlio Federico era triste perché non giocavo con lui e me ne andavo a lavoro – racconta –. Io più triste di lui gli ho risposto che dovevo aiutare un “tato” che stava male. Sono fiero di ciò che faccio ma stanco di vedere la sanità gestita da politici incompetenti che mi spremono come un limone non riconoscendo il sacrificio che costa fare ciò che faccio. Posso solo ringraziare mia moglie e i miei figli per sopportare un marito/padre assente perenne per una insana passione. Faccio a tutti gli auguri di buon anno perché stasera sarò troppo impegnato per farli: stranamente devo andare al lavoro». E il 161° paziente salvato con un nuovo fegato ringrazia.

I complimenti della ministra Grillo

"Questa è la sanità che dobbiamo difendere: grande professionalità e tanta umanità. Un pensiero affettuoso a tutti i medici e agli operatori sanitari al lavoro anche in questi giorni di festa. Tutta l'Italia è orgogliosa del suo Servizio sanitario nazionale. Grazie eroi di ogni giorno!", scrive la ministra Giulia Grillo su Facebook allegando un collage di notizie di eccellenze nel mondo della sanità.

La risposta dell'assessore Saccardi

"Come ho più volte ribadito, sia in occasioni pubbliche che in comunicazioni istituzionali, il Centro trapianti di fegato di Pisa è un'eccellenza nazionale, la sua attività non è messa in discussione da nessuno, e non c'è alcuna intenzione di depotenziarlo da parte della Regione", commenta l'assessore regionale alla salute Stefania Saccardi replicando al post di Pezzati. "Chiunque si renda responsabile di dichiarazioni totalmente infondate, tali da suscitare allarme nei cittadini - conclude Saccardi -, sarà chiamato a risponderne personalmente, anche attraverso l'adozione di provvedimenti disciplinari laddove ne ricorrano gli estremi". —

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