Sul web raccolta di fondi per un malato di Sla
Lui si chiama Renato Nisticò, già bibliotecario alla Scuola Normale Superiore, e può comunicare soltanto muovendo gli occhi. Gli amici hanno organizzato una colletta per pagare le spese dell’assistenza
Stefano Borgonovo la chiamava «la stronza». Per gli altri è semplicemente la Sla, nome breve per una malattia terribile. La sclerosi laterale amiotrofica ti prende piano e ti consuma ogni giorno, pezzo dopo pezzo, fino ad obbligarti a letto, a respirare con una macchina, e ti costringe a comunicare solo muovendo gli occhi.
Così vive adesso Renato Nisticò (nella foto quando stava bene). Ma questa vita, se può apparire quasi impossibile, è anche dannatamente costosa. Per questo gli amici di Renato hanno organizzato una colletta. Che nel mondo di Internet si chiama crowdfunding, ma funziona allo stesso modo che in quello reale. Basta andare sul sito www.produzionidalbasso.com e donare una quota, libera, della somma richiesta.
Il concetto è che tante piccole donazioni potranno fornire un grande aiuto. Renato, originario di Catanzaro ma a Pisa da quando, alla fine degli anni Ottanta, vinse il concorso per diventare bibliotecario della Scuola Normale Superiore, ha scoperto di avere la Sla dieci anni fa e da allora le sue condizioni sono peggiorate in maniera costante.