Il Tirreno

Il caso

Piombino, la commissione è irregolare: il concorso è (ancora) annullato

di Manolo Morandini

	Agenti della municipale di Piombino durante dei controlli (foto d'archivio)
Agenti della municipale di Piombino durante dei controlli (foto d'archivio)

Salta per la seconda volta l’assunzione di due agenti di Polizia locale. Il passo indietro dopo un mese dai rilievi del sindacato Uil Pl

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PIOMBINO. Nessuno potrà indossare la divisa da agente della polizia municipale di Piombino. Ed è il secondo Natale che il Comune finisce per “fare il pacco”. Il concorso per due agenti a tempo indeterminato si conferma una procedura a ostacoli. Se nel 2024 si è rivelata insuperabile, con nessuno dei 35 candidati che è andato oltre la prova scritta, quest’anno il cartellino rosso è per chi l’ha indetta. Dopo una pausa di riflessione di tre settimane in via Ferruccio si prende atto di ciò che non torna e in autotutela l’ente annulla la selezione.

Sotto l’albero di Natale non arriva l’atteso rinforzo al comando della Polizia locale. Si conclude quindi prematuramente l’iter concorsuale che all’ultima prova, quella orale, vedeva in lizza cinque aspiranti agenti. A loro, dopo aver superato la preselezione fisica e lo scritto restava l’ultimo miglio. Prima una pausa. Alla vigilia dei colloqui, in agenda il 18 novembre, la comunicazione del rinvio a data da destinarsi della prova. E a distanza di settimane la convocazione in municipio per sentirsi dire che il concorso è annullato. Una frittata indigesta per chi si è iscritto alla selezione, con il versamento della relativa tassa di concorso, lo studio e il sogno di guadagnarsi un posto di lavoro a tempo indeterminato.

Come si è arrivati alla resa? Ad accendere i riflettori sul bando di concorso è la segreteria provinciale Uil Poteri Locali che si fa sentire nelle stanze di via Ferruccio con una missiva del proprio legale. Nel documento si mettono in fila una serie di rilievi e si chiede al Comune di Piombino di annullare il concorso in autotutela. Ma è servito più di un mese per prendere atto delle evidenze messe in fila dal segretario provinciale Uil Pl Emilio Chierchia e dalla coordinatrice provinciale Rosa Distaso.

La ragione che ha determinato il flop del concorso ha dell’incredibile. La commissione giudicatrice di esperti, tutti interni all’ente, nominata in vista delle prove, è irregolare.

La norma è chiara. L’articolo 35, comma 3 lettera E del decreto legislativo 165 del 2001 non si presta a interpretazioni. Della commissione non possono fare parte persone che ricoprono cariche politiche e che siano rappresentanti sindacali o designati dalle confederazioni e organizzazioni sindacali. In quella nominata con la determina dirigenziale 1037 dell’11 settembre 2025 figura invece un esponente della rappresentanza sindacale unitaria, ovvero la Rsu dei dipendenti comunali. Viene da chiedersi come sia possibile, considerato che quel ruolo all’interno dell’ente è noto, anche per il solo fatto che è tra coloro che prendono parte a trattative e tavoli sindacali con i dirigenti comunali.

Insomma, in Comune si deve prendere atto di ciò che è già evidente. Ma potrebbe non essere finita qui. Chi viene chiamato a far parte della commissione di membri esperti per l’organizzazione e lo svolgimento del concorso deve dichiarare di non trovarsi in una condizione di incompatibilità, tra cui proprio quelle indicate nell’articolo 35 del decreto legislativo 165 del 2001. È un atto formale, che è parte degli atti del concorso. Come verrà sbrogliata la matassa? Potrà bastare chiudere il tutto con l’annullamento del concorso?

Ci sarebbe anche dell’altro, ma oramai non rileva. È lo stesso sindacato a sottolineare che a non tornare sono anche i conti dei candidati ammessi. Il 21 ottobre si è svolta la prova preselettiva per verificare l’idoneità fisica alla mansione. I candidati maschi devono correre mille metri nel tempo massimo di 4,50 minuti (5,40 minuti per le donne) e superare nel salto in alto 0,90 metri d’altezza (0,70 metri per le donne), avendo tre tentativi a disposizione. La prova viene superata da 31 candidati, ma allo scritto risultano ammessi in 33. Due in più, di cui il sindacato prova a chiedere lumi, considerato che il bando è chiaro: il superamento della prova preselettiva è condizione per essere ammessi a quella successiva.

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