L’ultimo saluto a Salvatore, morto dopo l’incidente sul lavoro: lutto cittadino a Piombino e Campiglia
La cerimonia domani (22 novembre) nella chiesa Sacra Famiglia a Venturina Terme. I sindacati: «Ogni vita spezzata è una ferita profonda per il territorio»
CAMPIGLIA. Domani (22 novembre) è lutto cittadino a Campiglia Marittima e Piombino in occasione del funerale di Salvatore Parlato, il meccanico della Bertocci Montaggi morto per le conseguenze di un infortunio sul lavoro, che è emerso solo a distanza di dieci giorni dall’accaduto. La cerimonia domani mattina alle ore 9 nella chiesa Sacra Famiglia a Venturina Terme, dopo la messa la salma verrà trasferita a Livorno perla cremazione.
Le amministrazioni comunali di Piombino e Campiglia Marittima, in una nota congiunta, esprimono il proprio profondo cordoglio per la scomparsa di Salvatore Parlato. Per questo nel giorno del funerale le due amministrazioni hanno deciso di proclamare il lutto cittadino, come segno di vicinanza alla famiglia, ai colleghi e a tutte le comunità colpite da questa dolorosa perdita.
«Il lavoro deve essere luogo di dignità e sicurezza; ogni vita spezzata rappresenta una ferita profonda per l’intero territorio». Così a una sola voce i sindaci di Piombino Francesco Ferrari e di Campiglia Marittima Alberta Ticciati. Che proseguono: «Per questo rinnoviamo con forza il nostro impegno affinché la tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro sia sempre prioritaria e condivisa da tutte le istituzioni e dalle realtà produttive. Invitiamo la cittadinanza a unirsi al raccoglimento e al rispetto del lutto».
L’operaio è arrivato la mattina del 29 ottobre in gravi condizioni al policlinico Le Scotte di Siena, a bordo dell’eliambulanza Pegaso. E qui è deceduto il 7 novembre, dopo dieci giorni di agonia. Sull’accaduto è in corso l’inchiesta della Procura di Livorno per fare luce sulla dinamica. Gli elementi noti dell’incidente che lo ha strappato all’affetto dei suoi cari sono ancora pochi e frammentari. Si tratta di verificare se vi siano responsabilità penali di terzi per violazione di norme in base al Testo unico sulla Sicurezza sul lavoro.
È sul blackout di informazioni che tornano a puntare il dito la segretaria confederale della Cgil, Francesca Re David, e il segretario generale della Cgil Livorno, Gianfranco Francese. «Esprimiamo profonda preoccupazione e indignazione per il grave ritardo nelle comunicazioni che hanno seguito l’infortunio sul lavoro che ha coinvolto Salvatore Parlato, avvenuto il 29 ottobre scorso nello stabilimento Bertocci di Piombino e reso noto pubblicamente solo molti giorni dopo», dicono i due sindacalisti. Che proseguono: «Ad oggi non è ancora chiaro perché un incidente così grave, con un lavoratore ricoverato in condizioni critiche e poi deceduto, non sia stato comunicato tempestivamente né alle istituzioni né alle rappresentanze sindacali. Riteniamo inaccettabile che una tragedia di tale entità possa essere rimasta nell’ombra per così tanto tempo. Troppi silenzi hanno avvolto questa vicenda, che rappresenta una ferita ulteriore per la famiglia e per le comunità di Piombino e di Campiglia».
I due sindacalisti incalzano: «Chiediamo quindi trasparenza immediata sulla dinamica dell’incidente, sulle condizioni di sicurezza e sulle procedure adottate e piena chiarezza sulla catena delle comunicazioni e sui motivi del ritardo. Infine, chiediamo che Procura, Asl e organi competenti facciano rapidamente luce su eventuali responsabilità o omissioni. La sicurezza sul lavoro è un diritto inalienabile di ogni persona. Ogni infortunio deve essere comunicato, indagato e affrontato con la massima trasparenza, per l’accertamento di tutte le responsabilità».
