Il Tirreno

Lutto

Addio a Valentina, la guerriera che trasformava i sogni in realtà – La malattia, l’incontro con chef Borghese e il volo in deltaplano

di Luca Centini

	Valentina Nenci, in alto a dx con chef Borghese e in basso in volo sul deltaplano
Valentina Nenci, in alto a dx con chef Borghese e in basso in volo sul deltaplano

Elba: per tanti anni ha combattuto la Sla con la sola forza del suo grande sorriso. La sua storia ha commosso gli elbani che l’hanno sostenuta con generosità

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PORTOFERRAIO. Provate voi ad avere una forza talmente grande da poter esaudire i vostri sogni, non potendo contare sul vostro corpo. Poi, immaginate quanto può essere complicato trascinare tantissimi elbani in una catena di solidarietà e generosità con la sola forza – prorompente – del sorriso. Tutto questo restando per anni prigionieri di un fisico che, giorno dopo giorno, viene sistematicamente attaccato dalla Sla. La maledetta Sclerosi Laterale amiotrofica.

Valentina Nenci, 48 anni di Portoferraio, è morta dopo aver lottato per tanti anni contro una malattia che non le ha lasciato scampo. Del resto il finale, contro un avversario così implacabile, era scritto. Certo. Ma il bello di questa storia non sta mica nel finale. Ma è nelle pagine che questa piccola grande mamma di Portoferraio ha scritto in questi anni. Quelle sì che resteranno impresse per sempre nella memoria della comunità elbana, così come sarà ricordato l’insegnamento che Valentina ha donato alle persone che l’hanno conosciuta, E che in qualche modo sono entrate in contatto con lei, lungo il percorso di sofferenza che ha affrontato senza mai tirarsi indietro, grazie al sostegno dei familiari e delle persone che le hanno voluto bene.

Per avere un’idea della esplosione di forza di Valentina, una delle pazienti affette da Sla all’isola d’Elba, basta spulciare l’archivio del Tirreno. Valentina sorride mentre chef Alessandro Borghese, in quei giorni sull’isola per girare le puntate di 4 Ristoranti, si fa fotografare assieme a lei. Quello era uno dei suoi programmi preferiti. Incontrare il popolare conduttore era un sogno. E nessuno come Valentina Nenci i sogni sapeva trasformarli in realtà, tirandosi dietro una valanga di persone con il cuore grande. Riprendiamo a sfogliare l’archivio.

C’è Valentina che decolla a bordo di un deltaplano al campo di volo di Montramito, nel comune di Massarosa. L'aria è sospesa, si sente solo il fruscio del vento. L’elbana corona il sogno di vedere il mondo da una prospettiva diversa, dal cielo. Il marito si commuove, assieme ai volontari del Team Deri di Cascina che hanno reso possibile quella esperienza. Un sogno, dunque. Come lo era andare a vedere l’allenamento del figlio Diego. Fu, quella, riavvolgendo il nastro per tornare all’inizio del racconto, la scintilla da cui è partito tutto. Alessio Gambini, camminatore elbano dal cuore d’oro, prova ad aiutarla. Si mette in moto la macchina della generosità dell’Edicola Elbana Show, si muovono associazioni importanti come Diversamente sani, Avis, il Comune. L’idea è comprare un pullmino per aiutare Valentina e gli altri pazienti elbani affetti da Sla per muoversi. “Cammina per Vale”, era questo il titolo dell’iniziativa. Per arrivare dove il corpo non permette loro di andare. Fu persino organizzato un concerto benefico: in breve tempo gli elbani si fecero trovare pronti e l’obiettivo fu raggiunto. Ora Valentina non c’è più: è morta in ospedale a Pisa. Ma tutto questo non potrà essere dimenticato. 
 

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