Il Tirreno

Il dibattito

Caro spiagge in Toscana, dopo lo sfogo dello scrittore sui prezzi troppo alti: «Non è vero»

di Paolo Federighi

	Uno scorcio della spiaggia di Baratti (foto Lorenzo Manzini)
Uno scorcio della spiaggia di Baratti (foto Lorenzo Manzini)

Baratti, dal noleggio dell’ombrellone fino al mangiare: il titolare di uno stabilimento e una cliente rispondono a Matteo Grimaldi

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BARATTI. Mangiare un primo a Baratti con meno di 20 euro? Assolutamente sì. Trovare un lettino e un ombrellone a prezzi "umani"? Assolutamente sì. Non sono opinioni, quanto piuttosto i dati incontrovertibili, con tanto di foto di scontrini, piatti, menù e prezzi - riportati anche all’esterno del locale in questione - che Silvia Ceccarelli, piombinese doc, impiegata amministrativa dell’Asl di Piombino, ha pubblicato sul proprio profilo Facebook.

Taggando, oltre al locale - il Sun Beach Bar di Baratti - anche Matteo Grimaldi. Sì, perché Grimaldi - insegnante e scrittore aquilano che vive da anni a Firenze e che conta circa 120mila follower su Facebook - aveva pubblicato nei giorni scorsi un post in cui parlava di ombrelloni al prezzo di 60 euro al giorno a Baratti e di un menù che, sempre in uno stabilimento balneare di Baratti, «non proponeva - scrive - neanche un piatto sotto i 20 euro».

Il post è stato ripreso da noi de Il Tirreno e la polemica è divampata. «Allora vi racconto un paio di episodi - aveva scritto il narratore aquilano nel suo post - capitati a me e ai miei amici durante la nostra settimana di vacanza a Baratti a fine luglio, ben sapendo che mi attirerò le ire degli addetti ai lavori del turismo». Le polemiche ci sono state, ma anche confronti e riflessioni. L’aumento dei prezzi, negli stabilimenti e nei ristoranti in tutta Italia, non è certo una bufala. Aumenti dovuti ad una serie di differenti circostanze, certo (impennata del costo delle materie prime, del gas, dell’elettricità e via dicendo) , aspetti che non si possono non considerare, ma pur sempre aumenti per consumatori, nel mezzo a questa contorta morsa del sistema economico attuale.

Grimaldi, sul proprio profilo, ha pubblicato il 10 agosto una "storia" in cui scrive: «Addirittura! La nostra insalata con sporadiche tracce di polpo e il piatto di spaghetti al tonno con verdure senza tonno sono finiti sul Tirreno, che ringrazio per la diffusione». Bene: non vogliamo mettere in dubbio la veridicità di quanto ha scritto Grimaldi nel suo post, ma viste le prove inconfutabili mostrate da Silvia Ceccarelli possiamo dire senza dubbio che esistono a Baratti anche realtà diverse da quella che lui ha descritto. Nel suo post, Silvia Ceccarelli pubblica le foto degli scontrini del pranzo al Sun Beach Bar del 10 agosto scorso: polpo con patate 16 euro, insalata simpatica 8 euro, lettino più ombrellone 10 euro totali. E altre foto dei lettini e degli ombrelloni dell’attività, dei piatti, dei prezzi riportati anche all’esterno del locale su lavagne e cartelloni, così come il menù coi relativi prezzi, cocktail, gelati, dolci, bibite e altro (a proposito: mezzo litro di acqua naturale un euro, un litro 2 euro, un caffè un euro) .

«Sono un’assidua frequentatrice di Baratti - dice Silvia Ceccarelli - . Dopo aver letto le polemiche di questi giorni e il racconto dello scrittore Matteo Grimaldi, volevo dimostrare che la realtà è diversa». Che prosegue: «Semplicemente sono scesa in difesa del mio territorio, dimostrando i fatti in modo incontrovertibile. Ritengo che i gestori facciano anche troppo, malgrado spesso le amministrazioni non riescano a valorizzarli adeguatamente. Il fatto che si spenda meno, purtroppo, è legato a ben altre questioni drammaticamente più importanti». Ossia, si deduce, da un Paese molto più povero di prima, con gli stipendi rimasti gli stessi di anni fa ma con il costo della vita aumentato a dismisura negli ultimi tempi: difficile che tante famiglie, con un così ridotto potere di acquisto e obbligate a molte rinunce, abbiano la possibilità di spendere per fare le vacanze o per andare al ristorante.

«Quello che ha scritto Grimaldi - spiega Simone Canessa, titolare del Sun Beach Bar (bar con preparazione di piatti freddi e panini e con noleggio di attrezzature balneari, situato al centro del Golfo di Baratti, NdR) - non è reale. Da noi due lettini e un ombrellone, dalle 8 alle 19, costano complessivamente 15 euro. Per quanto concerne il cibo, noi non siamo un vero e proprio ristorante e non c’è servizio al tavolo, ma ciò che offriamo è di prima qualità e a km 0, perché i nostri fornitori sono tutti del posto: è il miglior modo per far girare l’economia locale. I lettini e gli ombrelloni li mettiamo sulla spiaggia al momento in cui qualcuno li affitta, nel rispetto di tutti». Il Sun Beach Bar offre inoltre omaggi a chi recupera i mozziconi di sigaretta trovati sulla spiaggia e, grazie al depuratore di cui è dotata l’attività, lì è possibile ricaricare bottiglie e borracce al costo di 50 centesimi. «Senza dubbio - afferma Canessa - il calo delle presenze è dettato dall’aumento del costo della vita quotidiana, con gli stipendi fermi da anni. A monte - conclude - c’è una profonda crisi del sistema»

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