Il Tirreno

Il ritrovamento

Piombino, donna di 33 anni trovata morta all’ingresso del parco pubblico: giallo in via Pisacane

di Manolo Morandini

	Il corpo dov'è stato trovato il corpo e i mezzi intervenuti
Il corpo dov'è stato trovato il corpo e i mezzi intervenuti

La vittima era di Prato, nessun segno di violenza. Il corpo è stato scoperto da alcuni passanti all’ingresso del giardino tra via Pisacane e via Buozzi

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PIOMBINO. Trovata cadavere nel parco pubblico. È mezzanotte di giovedì 17 luglio quando alcuni passati si imbattono nel corpo di una giovane donna a terra. Piombino. Siamo in via Pisacane, all’altezza del giardino pubblico che mette in comunicazione la strada con la parallela via Buozzi. La donna, 33 anni, originaria di Prato, giace a terra all’ingresso del parco. Lì dove una mano anonima la mattina del giorno dopo ha deposto un fiore, in segno di rispetto e cordoglio. Sul posto è intervenuta una volante del commissariato di Piombino per i necessari accertamenti. Sulle cause del decesso vige il più stretto riserbo. C’è un fascicolo di indagine in mano al pubblico ministero Ezia Mancusi.

Nessun segno di colluttazione: ogni pista è aperta

Le indagini si muovono ad ampio raggio. La zona, tra l’altro, è presidiata da telecamere del circuito di videosorveglianza del Comune di Piombino. E chissà che dalla visione dei filmati non possano emergere elementi per ricostruire gli ultimi istanti di vita della 33enne. Che cosa ci faceva in quel parco e a quell’ora? Il filo di domane a cui trovare una risposta è ancora tutto da dipanare. Di sicuro sul corpo della donna non sono stati riscontrati segni evidenti che possa aver avuto una colluttazione o che sia stata vittima di una aggressione.

Gli esami sul cadavere

Sul posto è intervenuta anche una pattuglia dei Carabinieri a supporto. Le indagini sono affidate alla Polizia di Stato. Altri elementi per far luce sulla morte della donna potrebbero emergere dagli esami tossicologici e dall’autopsia. È stata la Misericordia di Piombino a occuparsi del recupero della salma e trasferirla all’obitorio, dove resta a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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