Il presidente Lolini non esclude un passo indietro: «Ora rifletto»
Per anni è stato l’artefice dei successi della pallacanestro in città, adesso si prende un po’ di tempo dopo una stagione complicata: «Devo decidere ancora se avere un ruolo e, nel caso, quale ruolo»
Piombino. Un momento di riflessione. Per capire come impostare il futuro del Basket Golfo. E se in quel futuro avere ancora un ruolo da protagonista. Così, a pochi giorni dalla salvezza conquistata nei playout contro Ragusa, il presidente Ottorino Lolini esce allo scoperto. E, ricostruendo quella che è stata la stagione più difficile della storia recente della società, apre a un suo possibile passo indietro. Un vero colpo di scena per chi, ormai da anni, si è divertito a seguire la parabola della società della pallacanestro Piombino, ormai una realtà consolidata tra le grandi società della Serie B nazionale. Lolini è stato il presidente che ha riportato il basket della città ai livelli della Serie B negli Anni Novanta, l’artefice di una storia di sprt di successo. Per questo la sua presa di posizione fa particolarmente rumore. E non può non preoccupare gli appassionati.
Un anno tribolato
Lolini affida a una nota pubblicata sul sito del Basket Golfo una sua lunga analisi della stagione appena conclusa. «A conclusione di una stagione sportiva è doveroso fare un esame delle attività svolte, riflettere sulla bontà o meno dell’operato mio e dei miei collaboratori e soprattutto è doveroso capire “cosa vogliamo fare da grandi”. Come ho accennato nel brevissimo comunicato che mi fu richiesto di fare a fine di gara 3 dei play out a Ragusa, gara nella quale abbiamo ottenuto la salvezza, è stata una stagione veramente difficile».
Lolini ripercorre tappa per tappa la stagione «iniziata male per la rinuncia di incarico, per problemi
familiari, dell’allenatore che aveva contribuito alla formazione del roster – spiega – Stagione proseguita con tantissime altre difficoltà; caratterizzata nel girone di andata dall’alternarsi di buone e brutte prestazioni che, comunque, avevano portato a consuntivare 16 punti che ci collocavano al 10° posto in classifica. Non male per gli obiettivi che ci eravamo dati ad inizio campionato. In questa prima fase è emerso chiaramente che il nuovo allenatore, da me scelto per la guida della squadra, ha avuto difficoltà di inserimento e, diciamolo chiaramente, non ha mai trovato un buon rapporto con la “piazza”. Ci sono stati episodi, anche spiacevoli, che hanno sicuramente creato tensioni. In questa fase pochissime persone mi sono state vicine. A complicare una situazione, già di per sé difficile, si sono aggiunti altri problemi familiari del coach, che hanno portato ad una risoluzione consensuale del contratto. Secondo cambio di guida tecnica che sicuramente non ha portato buoni risultati. Dieci partite: otto sconfitte e due vittorie. Fra le otto sconfitte le brutte prestazioni in casa con Cassino e San Severo (dirette concorrenti per la salvezza) e la prestazione disastrosa di Chiusi, che penso sia stata la più brutta prestazione nella storia del Basket Golfo. Nelle due vittorie, è giusto ricordarla, la bella
prestazione di Livorno. Questa carenza di vittorie ha portato ad una nuova risoluzione, stavolta unilaterale, del contratto con il capo allenatore. Un nuovo cambio nella guida tecnica; il terzo in una stagione. Evento che a Piombino non era mai successo, perché non in linea con le mie convinzioni, non in linea con le mie idee di gestire e programmare le attività sportive. Cambio reso necessario per cercare di scuotere l’ambiente e salvare il salvabile. Per dare un minimo di continuità che, secondo me, è sempre necessaria, ho chiesto personalmente all’aiuto allenatore la disponibilità a rimanere in organico, che fortunatamente ha accettato. È stato costituto un nuovo staff tecnico, successivamente integrato per far fronte a sopraggiunti impegni lavorativi, che alla fine ha dato i risultati sperati: la tanto desiderata ed agognata salvezza».
Tutta questa storia poteva essere sintetizzata, secondo Lolini, in una frase: «abbiamo affrontato la stagione sportiva più problematica e più difficile da quando partecipiamo al campionato di serie B».
Il presidente fa un passo indietro?
Il punto, dopo un anno così complicato è, come ripartire. Ed è in questo contesto che il presidente mette in discussione anche il suo ruolo. «Sicuramente sono stati commessi errori e, di questi, mi assumo la totale responsabilità. Ora, ottenuta la salvezza, dobbiamo valutare come impostare il futuro ed in questa valutazione devo decidere ancora se avere un ruolo e, nel caso, quale ruolo. Mi occupo di basket ormai da molto tempo. Ho vissuto i tempi di gloria del Centro Piombino Basket ed ho vissuto i suoi momenti di difficoltà. Ricordo i tempi in cui riempivamo il Palatenda, così come ricordo i tempi successivi in cui facevamo fatica ad avere presenze sopra le cinquanta unità, per assistere alle partite di serie D. Ho ben in mente il programma di rilancio che abbiamo messo in atto. Un programma di rilancio che ha nuovamente avvicinato le persone al basket. Un programma di rilancio, iniziato con la fusione Pallacanestro Piombino e Centro Piombino Basket, proseguito con la nascita del Basket Golfo, e culminato, infine, con la partecipazione al campionato di serie B nazionale. Un campionato sicuramente importante e, di conseguenza, molto impegnativo, sia per livello tecnico che per le risorse finanziarie necessarie. Con questa partecipazione Basket Golfo è praticamente entrata nelle prime 76 società nazionali (16 in serie A, 20 in serie A2 e 40 in serie B nazionale). Tutto reso possibile da un intenso lavoro svolto, forse, non sufficientemente reclamizzato. Spesso si fanno proclami per molto meno.
Penso che Piombino possa e debba essere orgogliosa per i risultati raggiunti. Ringrazio tutti coloro che hanno voluto darci una mano. Ringrazio le Società e le Persone che ci hanno dato un sostegno finanziario. Ringrazio i tifosi che ci hanno supportato anche nei momenti di difficoltà.
Ringrazio tutti i Collaboratori che, a diverso titolo e con il loro lavoro, spesso anche disinteressato, hanno fatto sì che tutto sia andato per il meglio. Consentitemi, per il bene del basket piombinese, un momento di riflessione».