Piombino, servono altri 600mila euro e la palestra resta inagibile
L’impianto danneggiato dalle infiltrazioni e chiuso dal 2021
PIOMBINO. Vaglielo a spiegare a chi ha iniziato le scuole superiori, e si appresta a chiudere il ciclo di studi, senza aver mai potuto mettere piede nella palestra dell’Isis Einaudi Ceccherelli. Il cantiere che promette di rimediare alla prolungata chiusura per inagibilità dell’edificio non vede la fine. E chissà quando potrà almeno iniziare ad immaginarla. Mancano almeno 600mila euro per venire a capo dei lavori necessari. Il conto è una stima di massima dei tecnici della Provincia di Livorno, perché ad oggi, oltre a non esserci i soldi, non c’è neppure il progetto.
Di fatto, il tetto piano dell’edificio si è rivelato una sorta di colabrodo. Il ristagno delle acque piovane sul manto impermeabilizzante hanno determinato le infiltrazioni, con gocciolamenti all’interno della palestra che hanno interessato alcune zone del campo da gioco, creando situazioni di potenziale pericolo. Problemi anche per gli spogliatoi e i servizi igienici. Al punto che la situazione si è fatta insostenibile e a novembre 2021 i vigili del fuoco, dopo l’ennesimo sopralluogo, hanno chiuso la pratica con una diffida all’uso della palestra.
Un passo in avanti in tutti questi anni è stato fatto. Sebbene con fatica e più di un rinvio sui tempi annunciati. Ma c’è da dire che i lavori che si sono conclusi a febbraio non avrebbero comunque consentito la riapertura della palestra. Quel che è stato fatto ha per lo meno rimediato alle infiltrazioni. Dal rifacimento dei manti impermeabilizzanti sul tetto, con rimodulazione dei piani di pendenza e l’installazione di dispositivi contro la caduta dall’alto, alle opere di sostituzione degli infissi. Previsti nel pacchetto anche gli interventi di riqualificazione dei locali spogliatoi e servizi igienici per l’adeguamento funzionale e normativo degli spazi, in modo da renderli funzionali e accessibili alle persone con ridotta capacità motoria. Pavimenti antiscivolo, sanitari dotati di dispositivi di erogazione a risparmio idrico e a produzione di acqua calda con sistema solare termico.
Tutte opere finanziate con risorse del ministero dell’Istruzione che segnano un progresso in uno scenario che ha tinte fosche. Il cantiere che ha aperto il 24 novembre del 2023 ed ha sempre marciato a singhiozzo. L’appalto da 775mila euro ha conosciuto più di uno stop. Una prima sospensione dei lavori c’è stata il 14 dicembre del 2023, salvo riprendere il 22 gennaio dell’anno successivo. All’epoca venne stabilito che la palestra rinnovata avrebbe dovuto essere pronta il 29 giugno. Invece, si è dovuti arrivare alla fine di febbraio. Una lungaggine che segnala soprattutto le difficoltà una volta che si è riusciti ad appaltare i lavori a portarli in fondo.
Lo stato dell’arte della palestra dell’Isis Einaudi Ceccherelli è stato fatto nella seduta del consiglio provinciale del 28 aprile. La presidente della Provincia Sandra Scarpellini ha risposto a un’interrogazione dei consiglieri Paolo di Paola di Fratelli d’Italia e di Massimo Giannellini in quota Lega nella lista Per la Provincia di Livorno che hanno chiesto aggiornamenti sulla vicenda.
Scarpellini ha ripercorso la cronistoria della malandata palestra. È della fine di gennaio del 2022 l’affidamento della progettazione dei lavori che si sono conclusi alla fine di febbraio a fronte di un affidamento che risale al 30 giugno 2023. E poi ha tracciato lo stato dell’arte sulla scorta della relazione ricevuta dai tecnici. «È necessario per rendere utilizzabili i locali della palestra provvedere alla messa in sicurezza dei solai sfondellati, eliminare e rifare la controsoffittatura che presenta pedinature inadeguatamente ancorate agli elementi in laterizio. Inoltre, rifare la superficie da gioco che è stata danneggiata pesantemente dalle copiose infiltrazioni. Il tutto per una stima di larga massima di 600mila euro». Fatto il sopra del tetto c’è da preoccuparsi di quel che sta sotto.
Tracciato il quadro si chiarisce che «la somma non è attualmente disponibile nel bilancio dell’ente. E per questo si ritiene che la palestra non potrà essere fruibile il prossimo anno scolastico. Ma c’è l’impegno a reperire le risorse attraverso bandi che stanziano risorse per la messa in sicurezza delle scuole». E sottolinea Scarpellini: «Sono d’accordo che la competenza è della Provincia, ma resto sconvolta che lo Stato non abbia la percezione di queste situazioni e non rifinanzi come di dovere le Province, anzi con la spending review mette mano a bilanci già pesantemente tagliato».
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