La salvezza del Salivoli sembra un film: Carducci gol al 92’, festa al Marianelli
2ª Categoria: lo spareggio playout col Monteverdi deciso da una girata da cineteca
PIOMBINO. Gli spettatori del Marianelli di Calamoresca si sono ormai rassegnati alla sofferenza dei tempi supplementari. Del resto Salivoli e Monteverdi hanno troppo da perdere, ci si gioca la permanenza in Seconda Categoria. Insomma, dopo due tempi di battaglia vera non c’è spazio per i colpi di scena in zona Cesarini. E invece no. Niente di più sbagliato. È il 92’, le due squadre sembrano sulle ginocchia. Poi la scossa. Inattesa scossa. Veloce ripartenza dei biancocelesti sulla fascia sinistra. Parte il cross. Alessio Carducci controlla di petto. Spalle alla porta. Si gira in una frazione di secondo e spedisce la palla all’incrocio dei pali. Gol della vittoria, una meraviglia. I trecento del Marianelli esplodono di gioia. Il Salivoli è salvo e resta in Seconda Categoria, il Monteverdi, fiero rivale, retrocede. Trionfo e tragedia.
Sembra il finale di un film. E invece è una piccola grande storia del calcio di provincia, la cui ultima pagina è stata scritta dall’attaccante che, nella vita, ha conseguito da poco la laurea triennale in ingegneria biomedica con il massimo dei voti. Nelle cinque partite in cui è stato schierato da prima punta ha segnato cinque gol. Ma il calcio non sarà nel futuro del ventitreenne: la specialistica chiama. Forse ha giocato la sua ultima partita in biancoceleste. Una storia particolare, non l’unica in questa stagione incredibile per il Salivoli. Ne volete un’altra? Allora seguite con lo sguardo il numero quattro, magari lo avete già visto in campo. Però c’è un piccolo dettaglio, il vostro ricordo risale a parecchi anni fa. Milo Lessi, classe ’82. Sì, 43 anni: non è un errore di battitura. Aveva chiuso con il calcio giocato da un pezzo. Ha iniziato la stagione facendo il secondo allenatore ad Andrea Gherardini, che poi ha deciso di lasciare la panchina. Poi i tanti infortuni, le squalifiche e una rosa ridotta all’osso. «Milo devi giocare!». «Ma voi non siete mica normali, non state bene!», è la prima risposta. Poi Lessi, che nella vita fa l’idraulico, ha ceduto e si è piazzato al centro della difesa. Come ai vecchi tempi. Solo che l’acido lattico, dopo una partita da titolare, è più difficile da smaltire. E montare una caldaia con le gambe pese dopo 90’ a correre dietro ai ragazzini è complicato. Eccome se è complicato. Nonostante questo non ha mollato e ha trascinato i giovanotti da leader . Lo ha fatto anche nello spareggio playout. E alla fine della partita ha esultato come un bimbetto. È il calcio, bellezza.
Dopo il fischio finale si abbracciano tutti. Il più felice è Niccolò Bezzini, fascia da capitano al braccio, figlio del presidente Alessandro. Uno che il simbolo del Salivoli ce l’ha tatuato nello spirito. Poi ci sono le storie del portiere Giannoni arrivato dal Piombino e diventato presto una sicurezza, quella di mister Marcoccia, appena 29 anni, che ha avuto il pregio di rinsaldare le fila del gruppo e rincorrere una salvezza che fino alla metà del girone di ritorno sembrava davvero una chimera. «Eravamo ultimi a pari punti dello Stagno, la squadra che è retrocessa senza neanche passare dai playout – racconta il presidente del Salivoli, Alessandro Bezzini – dalla trasferta di Porto Azzurro terminata con uno 0-0 è iniziato un cammino che molti non immaginavano. Non lo immaginavo neanche io. Le vittorie casalinghe con Livorno 9, Gabbro e San Vincenzo hanno dato il via a una rimonta che ci ha portato, alla fine, a giocarci la salvezza. Arrivati alla partita che decideva un’intera stagione i ragazzi ancora una volta hanno dimostrato la loro costante crescita mentale affrontando a viso aperto un avversario, come detto, inferiore calcisticamente ma molto preparato all’evento». Una salvezza meritata, dunque, alla fine di una stagione incredibile. Iniziata con l’addio di tanti protagonisti della stagione passata che hanno seguito l’ex allenatore, segnata da tante difficoltà e qualche problema nel gruppo. Proseguita poi con una crescita insospettabile e un trionfo da film. Motivo di orgoglio per chi frequenta l’ambiente del club fondato ormai 55 anni fa dal presidentissimo Gibo Allori. «Chi gioca nel Salivoli lo fa per passione, divertimento e attaccamento alla maglia – racconta il presidente Bezzini – paghiamo solo rimborsi spese per le trasferte e facciamo qualche mangiata. Ma il bello, in fondo, è proprio questo. L’impresa di domenica dà una soddisfazione enorme. Credetemi». Come un gol da cineteca al 92’, insomma.
Il tabellino
Salivoli - Monteverdi 1-0
Salivoli: Giannoni, Cecchetti, Sabri, Milo Lessi, Bezzini, Arrighi, Geri, Galassi, Carducci, Napoleoni, Topi (dal 20’ s.t. Tommaso Lessi). A disposizione: Riccucci, Villani, El Bouhlali, Mansani, Marcoccia, Attanasio. All. Marcoccia.
Monteverdi: Demi, Sheshi, Giorgi, Bandini, Nomellini, Tagliagambe, Cannova, Goti (dal 45’ 2t Colombini), Fiordi, Balleri, Ezzahi. A disposizione: Catastini, Bandini, Corbionelli, Naoui, Meta, Belli, Mannucci, Puglielli. All. Lorenzi..
Arbitro: Marongiu di Livorno. Guardalinee: Mongelli di Pisa e Ficarra di Livorno.
Rete: Carducci al 47’ s.t.