Il Tirreno

Istruzione

Dall’arresto per chi picchia i prof ai corsi di educazione sessuale: cosa cambia a scuola

di Laura Pirone

	Il Cdm ha dato il via libera allo schema di legge "disposizioni in materia di consenso informato in ambito scolastico"
Il Cdm ha dato il via libera allo schema di legge "disposizioni in materia di consenso informato in ambito scolastico"

Il Cdm ha dato il via libera allo schema di legge "disposizioni in materia di consenso informato in ambito scolastico". Prevista anche una stretta sul bullismo

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Servirà il consenso preventivo e in forma scritta da parte dei genitori per consentire ai figli di prendere parte ad attività didattiche legate a "temi sensibili" come la sessualità: il Cdm ha dato il via libera allo schema di legge "disposizioni in materia di consenso informato in ambito scolastico", provvedimento illustrato dal ministro dell'Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara.

Corsi di educazione sessuale

I genitori dovranno essere preventivamente informati sui contenuti dei corsi - attività extracurriculari e ampliamento dell'offerta formativa - e comunicare alla scuola, in forma scritta, la loro decisione. I genitori potranno vedere e valutare i documenti, i contenuti dei corsi, conoscere modalità e finalità delle attività. Non tutti potranno tenere questi corsi: serviranno requisiti di professionalità, scientificità. Saranno, in sostanza, i genitori a decidere e autorizzare i propri figli per questo tipo di corsi su "temi sensibili". «L’articolo 30 della Costituzione sancisce il diritto-dovere delle famiglie di educare i propri bambini – spiega Valditara – E con questa misura vogliamo rafforzare l’alleanza tra scuole e famiglia. Se invece, i genitori fossero in disaccordo, la scuola è tenuta a organizzare delle attività alternative per gli studenti. Per gli alunni della scuola primaria - le elementari - resta fermo quanto previsto dalle Indicazioni nazionali: biologia, riproduzione biologica, corpo umano».

Aggressioni ai prof: arresto in flagranza

Via libera dal Cdm anche alla stretta contro le aggressioni di prof, dirigenti scolastici, personale scolastico. «È previsto l'arresto obbligatorio in flagranza di reato nelle ipotesi di lesioni personali a carico di docenti e dirigenti scolastici - ha affermato Valditara - Inoltre c'è un aggravio di pene per lesioni al personale scolastico: si passa per le lesioni lievi da 6 mesi a 3 anni attuali a 2 a 5 anni di reclusione. Un insegnante, un dirigente scolastico non si toccano. Un educatore che lavora per i nostri figli non si tocca». Con il 5 in condotta, ha inoltre spiegato Valditara, si viene bocciati, con il 6, invece, si viene rimandati a settembre. E lo studente non può essere ammesso all'anno successivo se non supera un «esame di riparazione durante il quale dovrà presentare un elaborato critico sui valori e i principi violati dal proprio comportamento, dimostrando di aver compreso la gravità delle proprie azioni anche alla luce dei principi costituzionali e delle regole della comunità scolastica». «Il 5 in condotta scatta in automatico per i casi di bullismo grave e se uno studente viene sospeso per questi motivi, non resterà a casa a giocare sulla PlayStation o a pallone con gli amici». Il “bullo sospeso” dovrà svolgere attività di “cittadinanza solidale”, nel caso in cui il provvedimento disciplinare sia superiore ai due giorni di sospensione.

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