Il Tirreno

Il peccato capitale del Golfo

di Luca Centini
Il peccato capitale del Golfo

A Roma i gialloblù danno spettacolo per tre quarti, poi il blackout clamoroso nel finale. La Luiss piazza un pazzesco parziale di 15-0 e ribalta la gara: Piombino mastica amaro

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Roma. No. Non è stata una partita come le altre. Ma un giallo con un finale che, a quel punto, nessuno si sarebbe aspettato. E il brutto è che a morire, alla fine del film, è stato il miglior Golfo della stagione. Non si tratta, stavolta, del solito omicidio del maggiordomo, come nei grandi classici del genere, ma di un suicidio disarmante. Sì perché la squadra di coach Conti, per tre quarti, ha messo in scena uno spettacolo vero. No, non solo. Di fatto ha quasi vinto la partita contro una fortissima Luiss Roma. Quasi, appunto. Sì perché nel quarto finale il Piombino tocca il massimo vantaggio di +16 a poco meno di 7’ dal termine. Poi la stessa Piombino viene presa a cazzotti con un clamoroso parziale di 15-0 in poco più di 3 minuti. Dottor Jekill e Mr Hyde, a confronto, sono una “giacchettata”. Un blackout? Dai, è riduttivo: nel quarto quarto qualcuno ha proprio tagliato i tralicci della corrente ai gialloblù. E quando Roma rientra (a quel punto non ci credeva neanche lei), la partita cambia definitivamente padrone, nonostante la reazione di orgoglio di Sipala e compagni.

Non raccontiamo una partita. Ma due partite in una. Opposte. I gialloblù si scrollano di dosso la tensione dopo pochi secondi. È una tripla coraggiosa di Frattoni a dare la sveglia. Di fatto, la gara di Piombino inizia in quel momento. La squadra di coach Augusto Conti difende con il coltello tra i denti sul perimetro, a costo di lasciare qualche penetrazione in più ai romani. Ma è in attacco che il Golfo gioca con una fluidità vista raramente nel corso del campionato. Un’orchestra: Frattoni inventa e De Zardo colpisce da tre, poi una tripla ignorante di Nicoli. Entra Longo e piazza due canestri in fila. Ianuale è aggressivo in difesa e si unisce alla sagra del tiro da tre. 18-24 e prima mini fuga di Piombino. Roma, tuttavia, è una squadra vera non si abbatte. Fallucca nel finale di quarto riporta i romani sul -1 con due canestri di fila. L’inerzia sembra cambiare. Anche perché nel secondo quarto la Luiss infila un parziale di 7-0 e si porta sul +6. Il solito Golfo si sarebbe spento, quello di ieri, invece, riparte. Faccia tosta, difesa forte e paura zero. La partita è stupenda, anche perché Roma fa impressione quando trova ritmo. Coach Conti non si scompone e cavalca a lungo il quintetto leggero con Ianuale da quattro e Sipala da cinque. Longo è una spina nel fianco e Nicoli spiega il motivo per cui è considerato uno dei migliori tiratori del girone quando con un gioco da quattro punti (tripla con fallo subito) riporta avanti la Solbat. Un primo tempo godurioso si chiude con la tripla del 42-50 del monumentale Sipala. Nel terzo quarto Piombino piazza un 7-0 di parziale, il vantaggio supera la doppia cifra. E quando Roma accelera, i gialloblù hanno la forza mentale di reagire. Saltano i nervi alla panchina romana, due falli tecnici, Nicoli da tre, Ianuale mette la bomba del +16. Poi lo stesso Ianuale si fa male dopo un fallo su Cucci. Il gioco si ferma a lungo, è la sliding door della partita. Pasqualin è imprendibile. I gialloblù cedono di schianto in difesa e in attacco vanno in tilt. Pasqualin, ancora lui, mette la tripla del 76-76, completando il parzialone della Luiss. Sipala rompe il digiuno con un gioco da tre punti, ma Jovovic risponde da tre. Si gioca punto a punto, ma Piombino a quel punto ha un gatto nero sulla spalla. Frattoni riporta i gialloblù a -1 a 15” dalla sirena, ma Jovovic segna entrambi i liberi. Frattoni accorcia dalla lunetta, sbaglia il secondo libero, ma Onojaife prende un rimbalzo importante. I gialloblù hanno l’ultimo tiro. Lo prende capitan De Zardo. Primo ferro. La frittata è fatta. No, stavolta il maggiordomo non c’entra. 

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