Cimitero in rovina e tante proteste Ma ora un restyling per 200mila euro
Il cancello del Lucernario sarà riparato a breve
PIOMBINO. In via Gori chi va a trovare i propri cari soffre ancora di più perché sicurezza e dignità sembrano dimenticate ormai da troppo tempo.
Per il cimitero il Comune annuncia - però - un progetto di restyling, anche se i cittadini continuano a denunciarne il degrado e i disagi ormai caratteristici di questo luogo di raccoglimento.
Gli uffici dei lavori pubblici e l’assessore Marco Vita confermano che sono stati previsti interventi per un valore complessivo di circa 200 mila euro, notizia attesa da tutti, ma la situazione attuale resta comunque drammatica.
«Ogni domenica mio figlio mi accompagna al cimitero. Ho 85 anni e non guido più, ma andare da mio marito è per me un bisogno – racconta Rosaria – . Eppure, ogni volta, quella passeggiata si trasforma in una sofferenza, non solo fisica, ma anche morale: tutto è lasciato a se stesso, i disagi si sommano e nessuno sembra intervenire». Le parole della signora sono il grido di denuncia di tanti che frequentano il cimitero comunale.
Un luogo che dovrebbe essere sinonimo di pace che si è trasformato in una fonte di frustrazione. La testimonianza di Rosaria si unisce a quella di molti altri - non solo piombinesi - che raccontano l’evidente situazione di degrado. «Ho incontrato una signora più giovane di me – aggiunge Rosaria – che si lamentava del percorso obbligato e faticoso per chi ha difficoltà motorie. Ci sono transenne, carrelli inutilizzabili e strutture pericolanti. Si parla tanto di rispetto per i defunti, ma dove sta il rispetto per chi va a trovarli?».
Al centro delle critiche restano la mancanza di sicurezza e decoro. All’ingresso del cimitero, pure il loggiato principale presenta colonne pericolanti che necessitano di interventi urgenti. Poi pure la galleria che porta al Lucernario non è in condizioni migliori e a percorrerla sono davvero tante persone visto che il cancello d’ingresso del Lucernario resta chiuso dai primi di novembre. Ancora? Sempre lì vicino, nel giardino del Lucernario si segnalano distacchi di parti di coperture del muro. «Se qualcuno fosse stato sotto al muro di travertino, da cui si sono staccate mattonelle, avrebbe rischiato la vita – aggiunge Rosaria –. Accanto alla Madonnina, dove è stata bloccata la fettuccia di segnalazione, si ferma spesso una ragazza disabile. Tutti ignari del pericolo». Oltre al peso emotivo della perdita, i visitatori del cimitero devono affrontare difficoltà logistiche che rendono la visita una pena in più. «Ci sono persone che, nonostante i propri problemi di salute, vengono ogni giorno – sottolinea la signora – . Ma non dovremmo essere costretti a vivere questo supplizio aggiuntivo».
Dal Comune - dunque - la rassicurazione che alcune iniziative sono già in corso. «Una ditta è stata incaricata della riparazione del cancello – si spiega dagli uffici – , che sarà completata entro la prossima settimana. Per il danno interno, si sta preparando un progetto più complesso con un investimento di circa 200 mila euro. A breve partirà un appalto per l’impermeabilizzazione del tetto della palazzina uffici del cimitero».
Finalmente risposte ai tanti appelli di Rosaria e degli gli altri frequentatori: «Il cimitero dovrebbe essere un luogo di pace, non di pericolo e disinteresse. È una questione di rispetto, per chi è qui e per chi non c’è più».
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