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Elba, trovato un cadavere nel bosco: potrebbe essere l'aiuto-cuoco scomparso

di Gabriele Buffoni
Elba, trovato un cadavere nel bosco: potrebbe essere l'aiuto-cuoco scomparso

La scoperta fatta durante le ricerche per il 41enne fiorentino

13 settembre 2024
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CAPOLIVERI. Un cadavere circondato da pruni e sterpi. Il corpo, con solo un paio di pantaloncini addosso e nessun documento né telefono cellulare con sé, è stato trovato ieri pomeriggio (giovedì 12) intorno alle 17 a un paio di metri dal sentiero che dall’area retrostante la chiesina della Madonna della Neve, a Lacona, risale fino alla zona di bosco chiamata “Buca di Bomba”, al confine tra i territori di Capoliveri e Campo nell’Elba. E se l’identità del cadavere è ancora un mistero, altrettanto si può dire – almeno per il momento – delle cause del decesso.

A effettuare la macabra scoperta sono stati i vigili del fuoco e i carabinieri forestali impegnati in quella zona nelle ricerche di Francesco Marchesani, il 41enne fiorentino scomparso da venerdì scorso dopo aver lasciato l’hotel Il Giardino di Lacona (dove lavorava come aiuto-cuoco stagionale e pernottava). Proprio per la coincidenza del ritrovamento con l’area in cui si erano concentrate le ricerche dell’uomo né la Prefettura (che coordina le operazioni per le persone scomparse) né la Procura escludono che possa trattarsi proprio della persona che da giorni le forze dell’ordine e le associazioni di volontari stanno cercando in ogni anfratto dell’isola. Ma neppure, almeno per il momento, si può affermare con certezza l’identità del cadavere ritrovato nella boscaglia.

Le condizioni del corpo infatti – già in uno stato di decomposizione piuttosto avanzato – non hanno permesso un riconoscimento immediato da parte dei carabinieri di Capoliveri, intervenuti sul posto: lo stato della salma tuttavia non deve indurre in errore, perché vista l’esposizione agli agenti atmosferici e trattandosi di una zona comunque boschiva (dove non è esclusa affatto la presenza di animali selvatici) la morte potrebbe anche risalire a pochi giorni fa. Anche sotto questo aspetto, quindi, le autorità non escludono la possibilità che possa trattarsi di Marchesani. Proprio per fare chiarezza sull’identità dell’uomo e sulle cause della morte il pm di turno Giuseppe Rizzo ha disposto per questa mattina il trasporto della salma al cimitero di Piombino dove il medico legale incaricato eseguirà un primo esame esterno. Solo successivamente si potrà procedere a un tentativo di riconoscimento da parte dei familiari, a cui farà seguito l’autopsia che la Procura è intenzionata a disporre. Intanto, da una prima analisi effettuata dai carabinieri sul luogo del ritrovamento, i militari non avrebbero riscontrato la presenza di elementi tali da fare ipotizzare il coinvolgimento di terzi nella morte. E quindi tenderebbero, almeno in questa fase, ad escludere una causa violenta.

Al momento quindi gli elementi certi sono ben pochi su un ritrovamento che è stato possibile solo perché in quella zona le forze dell’ordine stavano concentrando i propri sforzi nella ricerca di Francesco Marchesani. Il 41enne fiorentino, infatti, sarebbe stato avvistato alcuni giorni fa da un ciclista di passaggio proprio in quei sentieri dell’entroterra laconese: secondo quanto ricostruito anche dalla Prefettura, al biker incontrato lungo il sentiero avrebbe chiesto dell’acqua e, una volta bevuto, i due avrebbero si sarebbero separati. Solo con la diffusione della foto di Marchesani l’uomo lo avrebbe riconosciuto segnalando tutto alle forze dell’ordine. 


 

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