Morti all’Elba, chi sono gli “architetti” trovati nel dirupo dal figlio e l’ipotesi della manovra fatale
I due uomini sono stati soccorsi ma per loro non c’era più niente da fare
CAPOLIVERI (ISOLA D’ELBA). Sono morti insieme. Come insieme vivevano in quella casa che era stata rimessa a nuovo lungo la strada per Zuccale, il loro buen retiro in quell’angolo di paradiso che è l’isola d’Elba.
La tragedia
All’arrivo dei soccorritori, poco dopo le 19 di domenica 1 settembre, per Dieter Allers e Heinz Gottberg, coppia di tedeschi da tempo residenti nel Comune di Capoliveri di 83 e 85 anni, non c’era più niente da fare: su entrambi è stato inutile anche solo tentare una qualunque manovra rianimatoria dato che tutti e due erano deceduti probabilmente già da qualche ora, caduti nella piccola scarpata di fianco alla loro abitazione e schiacciati – per quello che sembra un caso del tutto fortuito – sotto il peso del loro scooter.
I soccorsi e le indagini
A trovare i due anziani uomini è stato il figlio adottivo della coppia, invitato da loro a cena per la sera. Immediato è scattato l’intervento dei soccorritori della Pubblica Assistenza di Capoliveri (giunta con il mezzo con l’infermiere a bordo), così come dei vigili del fuoco e dei carabinieri della compagnia di Portoferraio: proprio questi ultimi stanno cercando di ricostruire la dinamica di quanto accaduto per fornire una spiegazione plausibile alla scomparsa dei due anziani tedeschi, molto conosciuti in paese (tutti li chiamavano “gli architetti di Monaco”) dove da anni ormai vivevano con assiduità.
L’uscita in spiaggia
Sulla base degli elementi che i militari sono stati in grado di raccogliere è stato possibile delineare una prima ipotesi su quanto accaduto. Tutto sarebbe avvenuto nel pomeriggio. La coppia aveva un comportamento abitudinario e ogni giorno, durante le ore pomeridiane, i due erano soliti prendere lo scooter, uscire dal garage della loro abitazione e in sella al motorino raggiungere la spiaggia di Zuccale, dove trascorrevano il tempo fino all’ora di cena. Anche domenica 1 settembre il programma avrebbe dovuto essere il medesimo. Usciti dall’abitazione e saliti in sella allo scooter, tuttavia, sarebbe accaduto un imprevisto le cui cause sono tutte da accertare: tra le ipotesi più probabili rientra il possibile malore di chi si trovava in quel momento alla guida del veicolo, oppure una banale perdita di equilibrio al momento di uscire dalla zona di pertinenza della casa per immettersi nella stradina che porta fino alla spiaggia di Zuccale. In entrambi i casi ipotizzati dai carabinieri, si tratterebbe quindi di nient’altro se non una tragica fatalità. Dai risvolti ancora più drammatici. La coppia in sella allo scooter sarebbe infatti finita giù nella piccola scarpata che costeggia la strada e su cui si affaccia l’uscita dall’abitazione: un ripido declivio caratterizzato anche da una serie di gradoni in pietra per raggiungere la strada sottostante. E finendo con il mezzo direttamente oltre il bordo della strada, per un’ulteriore fatalità entrambi sarebbero stati schiacciati dal peso del motorino. Morendo, presumibilmente, sul colpo.
La tragica scoperta
A scoprire i due corpi è stato appunto il figlio adottivo della coppia. Giunto all’appuntamento per la cena in famiglia alle 19,30, ha notato subito la casa chiusa come se la coppia fosse uscita. O si fosse attardata – fatto questo particolarmente strano, visto l’appuntamento programmato – in spiaggia. Preoccupandosi, ha iniziato così a fare il giro dell’abitazione scoprendo in questo modo i corpi dei due uomini sotto al veicolo lungo la scarpata. E dando, invano, l’allarme.