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Sanità

«Infermieri, bando da ritirare»: il sindacato Fials valuta azioni legali


	L’ospedale di Portoferraio (foto di Gio’ Di Stefano)
L’ospedale di Portoferraio (foto di Gio’ Di Stefano)

Portoferraio, creata una disparità di trattamento tra operatori: «Viene imposto il lavoro straordinario programmato, frequenti violazioni del diritto al riposo giornaliero»

01 aprile 2023
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PORTOFERRAIO. «Il bando per la copertura dei turni dell’ospedale di Portoferraio va ritirato immediatamente o andremo per vie legali». Così il sindacato Fials interviene a gamba tesa sulla questione della carenza di organico nel presidio elbano.

«L’avviso per il reclutamento del personale dimostra in maniera chiara la carenza di personale nell’ospedale di Portoferraio e la incapacità di acquisizione degli operatori da parte della Usl Toscana Nord Ovest - spiega il segretario provinciale Massimo Ferrucci - A fronte delle vistose carenze di personale viene imposto ai lavoratori il lavoro straordinario programmato, frequenti violazioni del diritto al riposo giornaliero e settimanale».

Il Fials ritiene inaccettabile la condotta della USL Toscana Nord Ovest «per la volontà di non effettuare le assunzioni necessarie - attacca ancora Ferrucci - La priorità assoluta è assumere infermieri a tempo indeterminato e in subordine a tempo determinato con contratti per il periodo massimo consentito dalla legge; non possono essere consentite, per la zona Elbana, misure parziali ed estemporanee per il reclutamento del personale caratterizzate da interventi e presenze a "spot" che non risolvono la perdurante e strutturale carenza di operatori determinando una precarietà che si scarica sui servizi resi ai cittadini».

Secondo Fials l personale che accetterà di recarsi in proiezione all’Elba per una settimana e magari a rotazione «non potrà dare un grande contributo alla risoluzione delle ormai note e consolidate criticità delle carenze di personale - spiega ancora ferrucci - Questo "tappare i buchi" della dotazione organica con alternarsi di operatori nei servizi per brevi periodi contribuirà a rendere ulteriormente precaria la situazione attuale. Ci domandiamo, inoltre, tutti gli operatori che manifesteranno la loro disponibilità provenienti da altre zone socio sanitarie (es, Pisa, Lucca, Livorno ecc. ) risultano in servizio in zone dove il personale è in "esubero" o vi sono ampie disponibilità per consentire ai medesimi di prestare servizio a Portoferraio?». Non è l’unico interrogativo che pone il sindacato. «Ci domandiamo in via ulteriore se coloro che risponderanno all’avviso saranno impiegati nelle aree corrispondenti alla loro formazione o saranno al contrario utilizzati in servizi e unità operative senza un adeguato processo formativo come prescrive il D.Lg 81/2008?. Per i brevi periodi di servizio nel presidio elbano è previsto il pagamento di compensi per sei/ sette ore di 75 euro e per 10/12 ore di euro 150 con previsione di orario aggiuntivo, il pagamento della missione per il personale in proiezione sull’Elba e il rimborso del vitto, dell’alloggio e del trasferimento. Siamo in presenza di una operazione che è la plastica rappresentazione di una conclamata incapacità gestionale che palesa una evidente discriminazione salariale tra gli operatori; i lavoratori in proiezione da altre zone socio sanitarie avranno una maggiorazione salariale mentre i lavoratori in forza al presidio elbano pur svolgendo la stessa attività e il medesimo orario avranno una retribuzione inferiore».

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