Elba, libri nell’ex cabina telefonica: in piccolo book crossing al porto
Il progetto dello scrittore Danilo Alessi: «I volumi arrivano e ripartono o ritornano. Ce ne sono di tutti i tipi, di tutti i generi e, inaspettatamente, di tutte le lingue»
PORTOFERRAIO. Quello del book crossing è un fenomeno che sta prendendo piede in molte città e realtà del mondo. Si lasciano libri per permettere a qualcun altro di godere di quello che abbiamo letto e viceversa andiamo a cercare nuove sensazioni tra le pagine che qualcun altro ci lascia. Uno scambio che oggi è possibile anche all’Elba, nella zona del porto a Portoferraio, in Calata Italia. Qui sotto i portici c’è un’ex cabina telefonica che fa angolo con la stazione degli autobus, una nicchia che aspetta tutti coloro che abbiano voglia di leggere un libro, o piuttosto lasciarlo in sospeso, per qualche altro lettore che potrà immergersi nelle stesse pagine. L’ideatore di quella che oggi non è più una cabina telefonica ma lo spazio “Libri liberi” è Danilo Alessi, ex politico e amministratore elbano oggi scrittore, che ha deciso di diffondere il piacere della lettura in questo modo un po' originale ma che ha riscosso grande successo, come dimostra la longevità dell’iniziativa e il numero e la varietà di libri che transitano dalla cabina. «Chi porta il libro qui – ci spiega – sa che lo cede alla cabina. Altri infatti possono prenderlo per leggerlo. Perché credo che sia questa la funzione importante di questo luogo. Rinunci a qualcosa perché altri possano arricchirsi di quello che ti ritieni sia importante ed è questa la funzione di questo spazio». Che è lì da un anno e mezzo ed in cui sono circolati un migliaio di libri in tutte le lingue. L’idea ad Alessi è venuta proprio vedendo altre esperienze simili nel mondo. Al porto di Portoferraio c’era questa cabina Telecom ormai inutilizzata, ma non è stato tutto semplice. La prima volta che l’ha corredata di libri, la compagnia telefonica l’ha sgombrata, poi tramite una procedura di contatti con la compagnia stessa e con il comune di Portoferraio lo spazio è stato concesso e l’iniziativa è potuta partire. Amici e sostenitori hanno creati gli scaffali e l’insegna. I primi libri li ha portati lo stesso Alessi dalla sua biblioteca poi la cosa ha iniziato a funzionare “alla grande” come ci dice. I libri arrivano e ripartono o ritornano ed ora la biblioteca è ben fornita. Ce ne sono di tutti i tipi, di tutti i generi e, inaspettatamente, di tutte le lingue.
«Una cosa che mi fa molto piacere questa – continua Alessi – sono soprattutto tedeschi o inglesi, ma anche spagnoli e c’è anche qualcosa di russo». Un successo che ha fatto pensare ad Alessi di potersi anche espandere. «Ho anche ipotizzato di tornare all’attacco con Telecom - dice infatti – per vedere se potevo ottenere anche la cabina accanto e diversificare le cose. Dedicare questa ai libri italiani e l’altra agli stranieri». L’impegno però è tanto e costante perché la cabina deve essere controllata e ogni mattina, Alessi viene alla cabina per vedere se tutto va bene, anche se può contare su supporter della zona ( negozianti o semplici frequentatori) che lo aiutano nella sorveglianza. L’iniziativa è apprezzata e tutelata tacitamente perché ad oggi, pur essendo aperta e alla portata di tutti, non ha subito alcun danneggiamento o atto vandalico. «Avete cura che in questo paese si legga sempre di più? – è l’appello di Alessi – che la cultura sia sempre più rilevante, che si consenta ai giovani di leggere? Allora date una mano ad iniziative di questo genere perché non chiedono nulla a nessuno. Qui vieni e prendi il libro che ti interessa. Lo puoi tenere a casa e, se lo hai letto e ti è piaciuto, lo puoi riportare, così lo legge qualcun altro. E puoi portare qualche libro tuo, per fare in modo che ci sia un continuo scambio. La cabina ha questa funzione e la potrà assolvere meglio con un contributi maggiori».
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