Il Tirreno

Il tesoro verde di Gino Gagliardi. A 96 anni cura il giardino dei sogni – Video

di Sara Chiarei
Il tesoro verde di Gino Gagliardi. A 96 anni cura il giardino dei sogni – Video

Oggetti e sculture con materiali recuperati: un’attrazione per grandi e piccini

13 ottobre 2022
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PIOMBINO. Si scusa più volte perché non riesce a sentire bene e si lamenta del dolore alle gambe che comunque lo portano a salire e scendere i quattro piani della palazzina dove vive, rinunciando spesso alla sedia ascensore che lui stesso fece montare per sua moglie. Gino Gagliardi ha la bellezza di 96 primavere alle spalle e da un paio di anni è rimasto solo. Cinque anni fa ha perso la moglie e due anni fa sua figlia. A tenergli compagnia ora, oltre alla signora che lo aiuta a badare alla casa, è il suo hobby diventato ormai una grande quanto irrinunciabile passione. Dal 1965 vive a Salivoli, al Villaggio Cavalleggeri, e da circa venti anni si dedica a un giardino che si trova proprio all’ingresso del villaggio, un piccolo pezzo di verde che è riuscito a trasformare in una sorta di “paese del Balocchi” con fiori, farfalle, pavoni, piantine di ogni genere e persino alcuni personaggi Disney tanto amati dai bambini, da Pinocchio a Topolino.
Il signor Gino lavora da autodidatta ma negli anni si è perfezionato diventando bravissimo. E quell’angolo di dolcezza lo cura con un amore infinito oltre che per se stesso e per ingannare il tempo, proprio per i più piccoli che quando passano di lì, ci racconta orgoglioso, si fermano ad ammirare il suo giardino con un misto di meraviglia e stupore chiedendo ai genitori di scattare qualche foto con il cellulare. Ma la cosa ancora più sorprendente è che Gagliardi realizza ogni singola opera con materiale da riciclo: vasetti di yogurt, bottiglie del latte, tappi colorati, polistirolo e tanta, tantissima fantasia.

«Metto da parte tutto ciò che altrimenti andrebbe buttato – spiega – dopodiché lo porto nel mio “laboratorio”, lo plasmo e lo dipingo con i miei attrezzi regalandogli una nuova vita». Chissà, forse è proprio per questo che la sua ultima creazione è una bellissima fenice, animale mitologico che notoriamente rinasce dalle proprie ceneri. L’attrattiva per i bambini è talmente alta, insieme all’insegnamento legato al corretto riciclo degli oggetti, che si è già mobilitata la scuola dell’infanzia di Calamoresca per avvicinare due generazioni apparentemente lontane anni luce ma legate da valori più che condivisibili. «I bambini dell’aula blu – racconta Parissà Palizban, maestra del plesso di Calamoresca – insieme a me e alle mie colleghe Francesca Bucci e Anna Pardini, stanno preparando un topolino con materiale riciclato che a breve collocheranno nel centro del giardino insieme alle altre creature fantastiche forgiate dalle mani d’oro di questo signore».
Gino Gagliardi racconta che a quattordici anni iniziò a lavorare in Magona per poi passare alle acciaierie dove è rimasto fino alla pensione arrivata nell’82. Ma già all’epoca si rilassava a lavorare vari materiali, principalmente il legno di olivo con il quale ha realizzato la maggior parte dei mobili del suo appartamento. Tavoli da fumo, mensole, comodini e vetrine costruiti con finezza, minuzia di particolari e pazienza. La stessa che ora impiega per curare il suo amato giardino che riesce a vedere dalla finestra di casa, quasi a volerlo sorvegliare, come si fa con le cose preziose a cui si vuole bene. «Dagli anni Ottanta- dice Gagliardi- mi sono dedicato al Carnevale, dando una mano a costruire i carri di cartapesta ed anche il presepe del mio quartiere Salivoli». Gino ha mani che profumano di esperienza e occhi che hanno visto tanto ma che ancora hanno voglia di guardare avanti. Grazie a persone come lui il mondo è un posto migliore e più colorato. 

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