Il Tirreno

Esami su percorsi paralleli

di Manolo Morandini
Esami su percorsi paralleli

A preoccupare è l’impatto sulla popolazione anziana del sistema online “ZeroCode”. La presidente della Società della salute chiede di mantenere anche le prenotazioni Cup 

02 ottobre 2022
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PIOMBINO. Rischia di rivelarsi un analfabetismo incolmabile. Un solco, scavato a colpi di tecnologia. Quella introdotta con l’intento di innovare senza valutare che c’è chi, anche per limiti anagrafici, ne è tagliato fuori. È il timore che accompagna l’appello della presidente della Società della salute Valli Etrusche Sandra Scarpellini all’Azienda Usl Toscana Nord ovest per l’entrata a regime di “ZeroCode”, ovvero il sistema regionale di prenotazione online dei prelievi del sangue. Da qui la richiesta di una rivoluzione in due tempi e il mantenimento di un doppio binario, quello virtuale al fianco dello sportello fisico del Cup. Una richiesta formulata con tanto di lettera all’Azienda sanitaria, a cui chiede un riscontro urgente.

«La forma di prenotazione online delle analisi del sangue è fuori di dubbio utile a una fascia importante di popolazione – dice Scarpellini –, soprattutto quella che è in età lavorativa e che potrà così evitare di recarsi al Cup per ottenere un servizio gestibile in autonomia. È inoltre un piccolo ulteriore passo di transizione verso una digitalizzazione a cui siamo chiamati e che non deve spaventare. Transizione che però è complicata, da accompagnare e che non è concepibile tagli fuori fasce di popolazione che quell’autonomia non ce l’hanno». Che prosegue: «La prenotazione online per gli anziani soprattutto è una complicazione enorme che può essere attutita dal supporto delle associazioni di volontariato, come previsto dalla nostra Società della salute, ma non risolto in toto».

Il paracadute del terzo settore può solo attutire la caduta. «I modelli organizzativi devono essere utili per migliorare i servizi ai cittadini e il lavoro di chi li dà – afferma –. Se rischiano di generare problemi ulteriori al cittadino, e pare improbabile che apportino grandi miglioramenti lavorativi, vanno quanto meno accompagnati». Secondo Scarpellini «non è la riduzione di accessi al Cup per prenotare le analisi di quella fascia di utenza a risolvere le code al Cup stesso, e sarà forse più il tempo perso dagli operatori a dover sgradevolmente far andare via le persone che quello che serviva per prenotare le loro analisi. Ed è un aggravio ulteriore a quelli che negli anni si sono accumulati per chi ha difficoltà anche solo a usare il sistema di Sms per il telefono».

Tracciato il quadro Scarpellini chiede all’Azienda Usl di «prevedere per le Valli Etrusche un congruo periodo in cui conviva il doppio sistema di prenotazione. Periodo in cui dare massima informazione del nuovo metodo e fare in modo che sia familiarizzato e reso “normale”, ma durante il quale chi si reca al Cup, oltre a essere avvisato della novità, possa prenotare le sue analisi regolarmente in persona. Doppia procedura che non risulta prevista dal progetto».
 

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