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L'intervista

Giani e il rigassificatore a Piombino. Dopo la contestazione dei cittadini: «Non ho paura, vi dico come la penso»

Luca Centini
La manifestazione dei cittadini di Piombino durante il consiglio comunale di venerdì 1 luglio (Foto Barlettani)
La manifestazione dei cittadini di Piombino durante il consiglio comunale di venerdì 1 luglio (Foto Barlettani)

Il presidente della Regione dopo il consiglio comunale tematico a cui ha partecipato: «Alla fine ho ricevuto anche degli applausi. L'ho trovato un atto di rispetto. Ho ricevuto messaggi, compreso quello di un itticoltore che ha apprezzato il fatto che io ci abbia messo la faccia»

02 luglio 2022
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PIOMBINO. «Ho avuto paura? Ma non scherziamo, io con le persone dialogo. Non mi spaventa mica il confronto». Venerdì 1 luglio il presidente della Regione Eugenio Giani era a Piombino a discutere in consiglio comunale sull’ipotesi di collocare una nave rigassificatrice su una banchina del porto di Piombino. La sua voce nella sala consiliare veniva quasi coperta dalle urla e dai cori dei manifestanti assiepati sotto le finestre del municipio di via Ferruccio.

In questo contesto il dibattito in aula ha sancito la contrarietà unanime del consiglio comunale rispetto all’arrivo della nave Golar Tundra. Insomma, se il commissario non è entrato in una gabbia di leoni, poco ci è mancato. Niente di particolare, invece, a sentire il commissario al rigassificatore.

Presidente, ma davvero non si è trovato in difficoltà con un’accoglienza simile?

«A Piombino ho vissuto una giornata intensa ma positiva, perché ho trovato tanti elementi per poter ragionare. Poi la discussione in consiglio comunale è stata vissuta in modo corretto e serio, quindi per me è stata una giornata di stimoli e di dibattito».

Guardi che mentre era in consiglio alcuni manifestanti hanno accerchiato un’auto pensando che lei fosse all’interno...

«Ma no, non esageriamo. Alla fine in consiglio comunale ho ricevuto anche degli applausi. L'ho trovato un atto di rispetto. Ho ricevuto messaggi, compreso quello di un itticoltore che ha apprezzato il fatto che io ci abbia messo la faccia».

Ma in serata è dovuto restare per alcuni minuti in sala consiliare prima di uscire, perché fuori c’erano i manifestanti. O no?

«Ma dai, figuriamoci. Ma eravate presenti o da un’altra parte? Ovviamente mi è stato indicata l’uscita e quando mi sono trovato fuori dal municipio non ci sono stati problemi, qualcuno mi ha pure chiamato e salutato».

Resta il fatto che il no della città è stato chiaro. Tornerà a Piombino?

«Guardi che io a Piombino ci vengo costantemente e continuerò a farlo. Comprendo la protesta e la prendo come uno stimolo per svolgere con ancor più rigore il mio ruolo di commissario straordinario al rigassificatore».

Il sindaco, però, le ha chiesto di andare dal governo a dire che non ci sono le condizioni per un rigassificatore a Piombino...

«Quello che farò da commissario sarà stimolare il più possibile il confronto tra governo, Snam e comunità locale e vigilare sull’accuratezza e la correttezza delle procedure autorizzative sulle quali si esprimeranno 30 enti diversi. I cittadini devono stare tranquilli, il mio ruolo è obiettivo: se ci sono le condizioni portiamo a Piombino la nave, altrimenti no».

In città la sicurezza dell’impianto è l’aspetto che fa più paura...

«Su questo i cittadini hanno ragione. I rigassificatori sono in prevalenza off-shore, in Italia la prima nave accostata in banchina è prevista a Piombino. Per questo esigerò procedure ancora più rigorose rispetto alla sicurezza e a tutti gli altri aspetti».

Ha approfondito l’istanza di Snam?

«È al vaglio degli uffici regionali. Quello che ho già detto è che non accetterò la richiesta di utilizzo della banchina per 25 anni avanzata dalla società. Quella banchina potrà essere occupata al massimo per tre anni dal rigassificatore. E comunque prima delle autorizzazioni mi aspetto dal governo atti concreti e accordi firmati per la città».

Cosa intende?

«Parlo del memorandum, degli impegni su temi strategici per Piombino. Senza un’intesa del governo, da sancire prima delle autorizzazioni per il rigassificatore, non vado avanti». l

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