Ruba un borsello, colpisce il vigilante poi l’arresta la polizia

Ruba un borsello, colpisce il vigilante poi l’arresta la polizia

Sprovvisto di permesso, all’udienza ha pure tentato di fuggire Per lui niente carcere, il giudice gli impone solo l’obbligo di firma

01 aprile 2018
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PIOMBINO. Prima ha tentato di rubare un borsello dalla borsa di una signora che faceva la spesa alla Coop di via Gori, poi una volta scoperto, per fuggire ha spinto e colpito una guardia giurata, prima di essere arrestato dalla squadra anticrimine della polizia accorsa sul posto. Non contento, all’udienza di convalida, in Tribunale a Livorno, ha tentato di fuggire da una finestra, beccandosi quindi un’altra denuncia per tentata evasione.

Alla fine, in attesa del processo fissato giugno, il giudice ha imposto a Ghassen Hammami, 28enne tunisino, sprovvisto di permesso di soggiorno, il semplice obbligo di firma al commissariato.

Hammami per l’episodio della Coop è stato arrestato con l’accusa di tentata rapina impropria, perché dopo aver estratto il portafogli dalla borsa di una signora, intenta a fare acquisti all’interno del supermercato Coop, ha usato la forza per tentare di fuggire.

La donna infatti si era accorta di quel giovane che le aveva infilato le mani nella borsa, iniziando a urlare e riuscendo anche a strappare il borsello dalle mani del tunisino. Le grida della donna erano state raccolte dalla guardia giurata in servizio antitaccheggio, che già si era insospettito vedendo l’uomo aggirarsi tra gli scaffali in compagnia di una donna.

Il vigilante ha bloccato il giovane, che però si è divincolato a spintoni, facendolo finire a terra. Ma la fuga era già finita, visto che Hammami è stato bloccato dagli agenti dell’anticrimine, intervenuti dopo la segnalazione al 113 di alcuni clienti del supermercato.

All’interno dello zaino il 28enne tunisino aveva uno scalpello da falegname affilato e tagliente e per questo motivo è stato denunciato anche per il possesso ingiustificato.

A questo punto, il giovane è stato portato al commissariato per gli adempimenti connessi al fotosegnalamento. Da una prima verifica è emerso che Hammami è illegalmente sul territorio nazionale, ma anche che il giovane «è gravato da numerosi e gravi precedenti penali contro il patrimonio – dice una nota del commissariato – in particolare per numerosi furti all’interno di attività commerciali della provincia di Livorno e di Pisa».

Venerdì si è svolta la direttissima nel corso della quale è stato convalidato l’arresto e fissata al 13 giugno prossimo la celebrazione del processo nel merito. Nell’attesa niente carcere: il giudice infatti ha stabilito solo l’obbligo di firma due volte al giorno al commissariato di Piombino.

Così ha deciso il giudice nonostante che, poco prima dell’inizio dell’udienza di convalida dell’arresto, l’uomo pur ammanettato abbia manifestato la propria pericolosità; il 28enne tunisino infatti si è avvicinato al balcone al primo piano del Palazzo di giustizia cercando di scavalcarlo, con l’intenzione probabilmente di lasciarsi scivolare fino a terra aggrappandosi al vicino tubo dell’acqua. Gli agenti dell’anticrimine, gli stessi che lo avevano arrestato il giorno prima, sono immediatamente riusciti a bloccare il suo tentativo. Hammami ora dovrà rispondere dell’accusa di tentata evasione.



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