Il Tirreno

«Tema bonifiche scomparso mentre l’amianto arriverà»

«Tema bonifiche scomparso mentre l’amianto arriverà»

Affondo di Gelichi (Ascolta Piombino) dopo il via libera regionale all’ampliamento della discarica , destinata anche ai rifiuti pericolosi

2 MINUTI DI LETTURA





PIOMBINO. Ampliamento della discarica e via libera all’arrivo di amianto e di rifiuti pericolosi a Ischia di Crociano. Tutto sotto il sole agostano. Dove, però, l’argomento bonifiche è scomparso insieme ad una visione d’insieme». Il portavoce di Ascolta Piombino, Riccardo Gelichi, rompe il silenzio della politica sulle ultime vicende: l’approvazione della Regione dell'ampliamento e la specializzazione dell'attuale discarica e il passaggio di Asiu in Rimateria e la sua ricapitalizzazione. «"Un momento storico", ci comunicano l’assessore Chiarei e il sindaco Giuliani, con un'enfasi che ci meraviglia. Ma di cosa si tratta? Una delle poche cose che vedremo veramente realizzate - afferma Gelichi - è quasi banale: 70.000 metri cubi per il conferimento di amianto e 70.000 metri cubi per i rifiuti pericolosi».

Quindi, non più rifiuti urbani e speciali, ma amianto e pericolosi. «Le giustificazioni - prosegue il portavoce della lista - sono le dismissioni e le bonifiche del sito industriale. Ma tutti sanno che: "…la gestione dei rifiuti speciali come quelli in oggetto, a differenza dei rifiuti di provenienza urbana, sono lasciati al libero mercato e alla scelta imprenditoriale privata e non sono soggetti alla pianificazione". E lo dice Asiu in conferenza dei servizi. Vi lasciamo quindi immaginare quanto e come sarà governata la circolarità dei flussi di materia in Val di Cornia. Infatti, - prosegue - oggi la chiamano "economia circolare", oppure "gestione dei flussi di materia", si vede che fa tendenza, è come quando si usa "economia sostenibile" per la rottamazione navale. Ma tutto questo passa addirittura come "un momento storico"».

«E allora sorge una domanda: ma siamo sicuri che il Comune di Piombino abbia bisogno di un altro addetto ad una comunicazione che ci sembra già perfetta»?, domanda ironicamente. Per Gelichi, però, il punto, anzi, il paradosso, è un altro. Da una parte, vedere ferme le dismissioni degli impianti e le bonifiche, «che sono state annunciate fino a non parlarne più, e dall'altra sorbirci i rifiuti pericolosi degli altri. E' vero, hanno costruito un debito di venti milioni, dopo aver ospitato ben quattro discariche, difficile invece capire quali erano le compensazioni per il territorio prima e quali saranno in futuro. Il tema dei rifiuti doveva stare dentro l'accordo di programma attraverso un unico progetto finanziato, ne avremmo ben diritto, mentre stanno andando disarticolati a mettere toppe, senza regia e senza una visione».

Primo piano
Trasporti

Incendi lungo la ferrovia Pisa-Empoli: treni bloccati e tecnici al lavoro tutta la notte – Quando si riparte

di Libero Red Dolce
Speciale animali